PUBBLICITÀ
HomeAttualità e Società"Il mio Scudetto più difficile", la gioia di Aurelio De Laurentiis

“Il mio Scudetto più difficile”, la gioia di Aurelio De Laurentiis

PUBBLICITÀ

Alla vittoria del quarto Scudetto del Napoli sono arrivate le parole di Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Dazn. “Ora sono molto leggero. Speriamo che sia l’inizio per una continuità che cerchiamo di portare al Sud. Non era facile, quando ho conosciuto Conte alle Maldive mi ha colpito la sua mentalità. Ho provato a portarlo nel novembre 23, ma disse no e mi ha detto di venire a giugno. Lui ce l’ha fatta e non posso che dire “Chapeau!.”, ha dichiarato il patron azzurro.

Abbiamo raccolto il Napoli dal niente, prima non esistevano i bambini al seguito del Napoli. Ora vedo bambini molto appassionati e che seguono la squadra con grande amore. Napoli è una città che è matrigna per chi non la capisce, è una città che regala sempre il massimo della vita ma bisogna saperla cogliere, altrimenti si rimane ai margini di una mentalità desolata. Anche nella disperazione i napoletani ne escono vincenti“. conclude Adl.

PUBBLICITÀ

Il rapporto tra Adl e Conte

Antonio Conte alla domanda di Leotta se rimarrà a Napoli di fatto non ha risposto, né ha detto che ci sarà un appuntamento con De Laurentiis: “Io con il Presidente e la Famiglia abbiamo un buon rapporto, quest’anno abbiamo imparato a conoscerci, entrambi siamo vincenti, io in un modo e lui in un altro”.

Napoli esplode di gioia, Campioni d’Italia per la quarta volta nella storia

Non è stata ‘La Grande Bellezza’ del terzo Scudetto, ma un Napoli concreto, con una grande vocazione al sacrificio. Al triplice fischio di Napoli-Cagliari, col match che si conclude 2-0, la città partenopea ha esultato a fronte di un obiettivo insperato raggiunto all’ultima giornata del campionato. Una vittoria arrivata nonostante la stanchezza fisica della compagine azzurra e degli infortuni gravi di Alessandro Buongiorno e Stanislav Lobotka, entrambi assenti nelle ultime partite decisive. C’è stata inoltre la disponibilità a singhiozzo di David Neres, acquistato a giugno per sostituire il già dato per partente Khvicha Kvaratskhelia. 

Antonio Conte è stato il condottiero che ha portato gli azzurri a conquistare il quarto titolo della sua storia. Una stagione nata dalle macerie del fallimento della precedente, segnato da un deludente decimo posto e dalla girandola di allenatori. A giugno Aurelio De Laurentiis ha scelto un uomo capace di ricostruire la squadra dalle fondamenta, curandone l’aspetto psicologico, tecnico e tattico. Senza sottovalutare l’impatto del tecnico nella campagna acquisti estiva.

Una squadra arcigna

Una squadra arcigna e combattiva proprio come l’allenatore leccese, due corpi in simbiosi verso il traguardo tricolore. Il Napoli ha alternato vittorie esaltanti come contro la Juventus e l’Atalanta, ottenute a gennaio, e prestazioni deludenti come Empoli e Monza.

Questo andamento ha segnato un’alternanza nelle performance ma non nei risultati, complice anche il finale di stagione disastroso dell’Inter guidata da Simone Inzaghi che è evaporata in primavera. Conte ha iniziato seriamente a crederci dopo il 2-0 contro il Torino, partita che ha segnato il sorpasso della sua squadra ai danni dei nerazzurri: “Lo scudetto del Napoli sarebbe un prodigio”.

PUBBLICITÀ