C’è stato un collaboratore di giustizia che ha parlato del ruolo di Giuseppe Cipressa all’interno del clan Amato-Pagano. In un verbale d’interrogatorio, risalente al maggio 2019, Antonio Vanacore ha ricostruito il periodo della reggenza di Marco Liguori: “E’ al comando del clan; quando era in carcere, dopo l’arresto di Rosaria Pagano, comandavano Cipressa e Ferdinando Murolo. Una volta scarcerato si è affiancato a questi ultimi ed insieme comandavano il clan. Quindi ora comanda insieme a Murolo“. La DDA di Napoli passerà al vaglio anche il passato del 64enne ferito per ricostruire il contesto in cui è nato l’agguato avvenuto ieri in via Luca Giordano a Mugnano.
L’agguato contro ‘Peppaccio’ Cipressa
Le condizioni di Giuseppe Cipressa sono ancora gravi, ma non è più in pericolo di vita. Sono questi gli aggiornamenti che arrivano dall’ospedale di Giugliano in seguito all’agguato avvenuto in via Luca Giordano a Mugnano. Il 64enne, alias Peppaccio, è stato ferito da 3 colpi di pistola che l’hanno raggiunto alla clavicola, all’orecchio e al torace.
Mercoledì pomeriggio, poco dopo le 15:30, Giuseppe Cipressa è stato vittima del raid armato nel rione Zi Pepp’. I carabinieri della compagnia di Marano e i militari della locale stazione sono arrivati in seguito. Dalla prima ricostruzione i sicarica, a bordo o in sella di un mezzo non meglio specificato, si sarebbero avvicinati all’ex reggente del clan Amato-Pagano per poi sparare. Conosciuto nell’ambiente con il soprannome Peppaccio, Cipressa era a bordo della propria auto quando è stato raggiunto da almeno tre colpi di pistola.
Le immagini dell’agguato contro Giuseppe Cipressa

