Ha la voce rotta dal pianto Marika, la figlia di Jessica, la donna di 35 anni accoltellata otto volte dall’ex compagno a Qualiano. L’ultimo dei fendenti – tutti inferti in zone vitali – lo ha ricevuto mentre tentava di difendere la figlia accorsa in suo aiuto. A colpirla è stato Rosario Giusti, 29 anni, arrestato per evasione e tentato omicidio. L’uomo era già stato denunciato dalla donna per maltrattamenti e sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico.
Intervenuta ai microfoni di InterNapoli.it, Marika ha rivolto un appello chiedendo giustizia per la madre: “Sto facendo una battaglia per tutte le donne vittime di questa situazione. Voglio che si muova qualcosa, non voglio che oggi un’altra ragazza vada a denunciare e poi non trovi nessuno vicino. Voglio giustizia per mia mamma e che lui paghi come è giusto che sia, non che tra qualche anno me lo ritrovi sotto casa a finire il lavoro con mia mamma. Io voglio battermi per questa cosa, è davvero tutto assurdo”.
Cosa è accaduto
“Mia mamma è stata accoltellata giù casa otto volte, in zone vitali – spiega Marika -. L’ultima coltellata l’ha presa per difendere me che ero scesa a soccorrerla. Era in un lago di sangue, non dimenticherò mai la scena che ho avuto davanti agli occhi. La faccia dell’assassino che scappava mentre mia mamma era a terra. Voglio giustizia per tutte le donne. Mezz’ora prima mia mamma era dai carabinieri. Era convinta di essere protetta dalle forze dell’ordine. Tutto questo è inaccettabile: quante donne devono ancora subire questo? I numeri quanto ancora dovranno crescere? Si deve sempre arrivare a dire ‘è morta un’altra donna’, ma perché? Basta. Io sono stanca di questo Governo, di questo Stato che non ci aiuta. Oggi è stata mia mamma, ma un domani potrebbe essere mia figlia. Vi prego, muoviamoci. Non è possibile continuare così. Dopo Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano, perché si deve arrivare a questo? Io voglio giustizia per tutte queste donne, mi batterò fino alla morte per questo”.
“Mia mamma sta meglio, è stata dimessa, è a casa – conclude la giovane -. Lei cerca di fare qualcosina, ma è dura dopo otto coltellate. Fisicamente ci riuscirà, ma mentalmente sarà un dolore a vita. La determinazione me l’ha passata mia madre, ora lei ha bisogno di me”.
