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venerdì, Maggio 3, 2024
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Kitesurfer risucchiato da un elicottero, Alessandro risarcito con 243mila euro

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Il tribunale ha emesso una sentenzanei confronti del Ministero della Difesa riguardante il caso di Alessandro Ognibene, kitersurfer coinvolto in un incidente con un elicottero militare il 3 ottobre 2018 sulla spiaggia di Ladispoli durante un’esercitazione. Dopo un processo civile condotto dal giudice Adolfo Ceccarini e le indagini della Capitaneria di Porto, è stata accolta la richiesta di risarcimento. Il 54enne riceverà un indennizzo di oltre 243 mila euro, oltre agli interessi maturati e alle spese legali, rappresentate dall’avvocato Giuseppe Maccarone.

La testimonianza

“Quando mi ha aspirato l’elicottero sono svenuto e mi sono trovato in un posto che non è qua…”, aveva raccontato l’odontotecnico di Roma oggi 54enne, a distanza di quattro anni dal terribile e assurdo incidente di cui era stato vittima.

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L’uomo era stato catapultato dal Chinook sulla spiaggia di Torre Flavia da un’altezza di circa dieci metri.

“Ricordo che ho ripreso conoscenza quando ero già a terra – aveva detto – e mi usciva sangue dalla bocca. Volevo alzarmi. Una guardia giurata mi ha detto che ci ho provato due volte, ma ho capito che non potevo muovermi. Un’esperienza molto, molto brutta”.

La decisione del tribunale civile è una liberazione, Ognibene aveva rischiato di morire ritrovandosi al Policlinico Gemelli con traumi su tutto il corpo.

“Appena è uscita la sentenza”, ha raccontato al Corriere della Sera Ognibene, “abbiamo pianto. A livello emotivo è stata una sensazione importante anche se a distanza di anni convivo con dolori allucinanti. Di notte ho ancora gli incubi, ho difficoltà fisiche, a volte mi sembra di aver infilato un coltello nel bacino. L’altro giorno non riuscivo a scendere dal letto e sono preoccupato per la mia vecchiaia. Però almeno è arrivata questa soddisfazione dal tribunale, un piccolo passo verso l’iter penale».

l ricordo va sempre all’incidente. “Quando l’elicottero mi è venuto davanti – ricorda – e poi ha virato ho sentito un grande fischio, una pressione alle orecchie, e sono partito a razzo. Poi sono svenuto”. Ora però è anche il momento di guardare avanti: “So che ricammino e che ce l’ho fatta. Sono pieno di dolori e fastidi, ma ci convivo”. Prossima udienza lunedì 8 aprile.

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