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giovedì, Aprile 25, 2024
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La diagnosi solo pochi mesi fa, le ultime parole di Paolo Rossi: «Sto facendo di tutto per stare bene»

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La diagnosi solo pochi mesi fa, l’ultima intervista di Paolo Rossi: «Sto facendo di tutto per stare bene».

Una notizia che ha scioccato l’intero Paese, arrivata come un fulmine a ciel sereno. Dopo Maradona, un’altra leggenda è volata via troppo presto. Addio a Paolo Rossi, stroncato da un terribile male che gli ha lasciato pochi mesi di vita. La sua morte ha gettato nello sconforto milioni di italiani e di sportivi in tutto il mondo. Generazioni che sono cresciute ammirando le sue gesta, rivedendo i 6 goal che portarono l’Italia a vincere il Mondiale dell’82. La tripletta contro il Brasile ai quarti, la doppietta alla Polonia in semifinale e il tap-in, indimenticabile, in finale contro la Germania.

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Poi il Pallone d’oro, la Coppa dei Campioni (Champions League) e gli scudetti con la Juve, squadra che più di tutte lo ha resto grande. Enorme. Pablito. Di mezzo i titoli di capocannoniere in Serie A, Serie B e anche in Coppa Campioni. Le caterve di goal con il suo Vicenza, la doppietta nel derby contro l’Inter quando indossava la maglia del Milan. Insomma, Paolo Rossi ha vinto tutto. E’ stato tutti gli italiani quell’estate dell’82 in Spagna. E’ stato tutto, per tanti.

L’ultima intervista di Paolo Rossi

Soltanto 5 giorni fa, Paolo Rossi aveva rilasciato un’intervista alla giornalista Alberta Mantovani de Il Giornale di Vicenza. «Una fase complicata della mia vita, dal punto di vista della salute, ma sto facendo di tutto per tornare quanto prima a stare bene. Nonostante ciò, non mi sono mai perso una partita del Lane, è più forte di me! È un pezzo di cuore», diceva.

«Credo sia tutto un po’ falsato, perché a volte le scelte sono obbligate – disse a proposito del calcio durante la pandemia – Ma è un destino democratico, vale per tutti, quindi non resta che giocarsela in campo. Quello che non mi piace è che non ci siano tifosi allo stadio. Da calciatore so quanto sia importante il calore del pubblico e da spettatore mi rendo conto di quanto il tifo faccia a volte la differenza». Una considerazione anche su Stéphanie Frappart, primo arbitro donna in Champions League, in Juventus-Dinamo Kiev: «Una bella svolta, mi piace l’idea. Anche qui, come per tutte le novità, va assecondata. Le donne sono attente, diligenti, determinate e quando scelgono di fare una cosa la fanno al meglio, dunque avanti così».

L’intervista è più saliente nella parte sulle sue condizioni di salute, peggiorata negli ultimi mesi. «Sono stati mesi difficili, che sto cercando di superare. Una fase complicata della mia vita, dal punto di vista della salute, ma sto facendo di tutto per tornare quanto prima a stare bene».

Le parole della moglie Federica

Intervistata da Il Corriere della Sera, la moglie di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, in lacrime, ha raccontato cosa gli ha detto poco prima che il marito volasse via: «”Sappi che io crescerò le nostre bambine e sarò vicina al tuo primo figlio Alessandro”, che in quel momento era accanto a me. Poi gli ho detto di portarsi via tutto il mio amore e quello dei figli e di cercare di stare bene, di essere felice per sempre. Ci siamo amati ogni giorno, siamo stati sempre vicini. E anche Paolo me lo ha ricordato nell’ultimo messaggio che mi ha scritto».

IL CONTENUTO DEL MESSAGGIO – «Le leggo il testo integrale – racconta Federica al giornalista del Corriere della Sera – : Purtroppo non riesco a dormire e sono agitato, guardo le foto che mi invii e penso al nostro grande amore. Vorrei solo dirti grazie per quello che stai facendo, per me e per le nostre meravigliose bambine. Sei davvero unica per le energie che profondi e per l’amore che riesci a dare in ogni cosa. Spero che il Signore ti possa riconoscere tutto questo. Darti tutto quello che meriti”. Era la prima volta che non parlava anche di sé. C’era Dio ma Paolo non c’era più, anche se coscientemente lui era certo di potercela fare. L’altro giorno aveva visto il derby Juve-Torino alla tv come un tifoso»

Durante l’intervista, raccontando la malattia che aveva colpito Paolo Rossi, la moglie spiega come si è arrivati al drammatico epilogo: «Mio marito si è rotto il femore, è stato operato alla schiena. È stata una terribile escalation. Nella nostra casa di Bucine, in provincia di Arezzo, abbiamo cercato di superare i problemi e lui sembrava più forte di prima. Quindi l’ultimo ricovero al Policlinico Le Scotte: aveva il tutore, liquido nei polmoni, ma niente avrebbe potuto farci pensare a un epilogo così improvviso, nessuno in famiglia se lo aspettava, né io né le mie bambine».

«Con Paolo ogni momento è stato bello, – racconta, tra le altre cosee non è retorica. Anche questi giorni in ospedale lo vedevo sempre bello, il campione di sempre. Affrontava le cure con coraggio, la riabilitazione con volontà. Certo, il morale andava giù a volte, ma io ho sempre cercato di spingerlo a continuare a combattere. Era la partita della nostra vita, il nostro fatidico Mondiale. Ma stavolta non l’abbiamo vinto».
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