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giovedì, Aprile 25, 2024
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La permanenza di Spalletti non è così scontata, i dubbi di Adl dopo il finale di stagione

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Si fanno sempre più insistenti le voci di un rapporto non più idilliaco tra Aurelio De Laurentiis e Luciano Spalletti. Ad ‘accendere i fari’ sulla situazione in casa Napoli è oggi La Gazzetta dello Sport che scrive: “Nelle ultime settimane ADL ha cinguettato solo dopo la vittoria di Bergamo, twittando però più sul Bari. Poi silenzio. Ora dagli spifferi di Castel Volturno arrivano distinguo e critiche sulla gestione dell’allenatore nelle ultime gare. Critiche che possono essere anche fondate. Ma qui torniamo al vecchio difetto del ‘vinciamo’ e ‘perdete’. Per raggiungere risultati importanti occorre che tutti remino nella stessa direzione. E se un allenatore sbaglia, va aiutato a non ripetere gli errori e difeso e supportato da tutta la società”.

Ad essere imputata all’allenatore di Certaldo è la gestione di questo finale di stagione: la squadra ha infatti mostrato segni di involuzione proprio nelle partite decisive per la rincorsa allo scudetto, sia sotto il punto di vista del gioco che dei risultati. A nulla sono valsi i rientri di giocatori chiave dalla Coppa d’Africa o dai vari infortuni (due su tutti Osimhen e Koulibaly), gli uomini di Luciano Spalletti hanno continuato a ‘giochicchiare’ partite sulla carta assolutamente da vincere: due su tutte quelle in casa con Empoli e Spezia (entrambe perse per 0-1) Basti pensare che il Napoli, nel girone di ritorno, ha totalizzato solo 25 punti sui 42 disponibili, perdendo match fondamentali alla corsa al titolo come quelli in casa contro Milan e Fiorentina.

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I limiti del Napoli in questa stagione

In primis, e qui ci affidiamo alle statistiche, il Napoli deve superare il “problema Maradona“, visto che delle 6 sconfitte subite quest’anno in campionato ben 5 sono arrivate tra le mura amiche. Un vero e proprio paradosso per una squadra che, almeno nella sua storia recente, aveva fatto dell’impianto di Fuorigrotta il suo fortino.

Il secondo ‘limite’ è l’approccio con i big match. In questa stagione, infatti, il Napoli ha ‘steccato’ due partite fondamentali “da 6 punti”, quelle in casa contro Milan e Inter (al Meazza perse 3-2 mentre a San Siro uscì vittorioso 0-1). Contro quest’ultimi è arrivato un pareggio (dopo aver chiuso il primo tempo avanti) mentre contro i rossoneri addirittura una sconfitta. Considerando anche i 4 punti contro la Juventus, il bilancio del Napoli contro le prime 4 in classifica è di 8 punti.

Il ‘problema del gioco’

A far storcere il naso a tifosi e società è inoltre la nettà involuzione nel gioco del Napoli. La squadra arrembante di inizio stagione ha lasciato il posto ad una copia sbiadita che a tratti pare addirittura intimorita dagli avversari. Esempio lampante è la partita contro la Fiorentina, dove il piano tattico di Italiano, fatto di pressing alto e di ‘uno contro uno’ in difesa, ha messo in netta difficoltà gli uomini di Spalletti. Ma se contro i Viola c’è comunque stata una parvenza di reazione di squadra, nella partita contro il Milan in casa (fondamentale per le ambizioni scudetto) è parso mancare proprio il carattare e l’attitudine a reggere certi tipi di pressione. Come scritto in precedenza, infatti, il Napoli ha perso già 5 volte in casa quest’anno.

Per questi motivi, il rapporto tra il presidente azzurro e l’allenatore toscano sembra non essere più idilliaco come a inizio anno. Nonostante ciò per la Rosea la riconferma del tecnico non sarebbe – salvo sorprese – in discussione. Ma conoscendo Adl, “mai dire mai”.

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