«Diego è stato e sarà sempre uno di noi. Questo è il momento per esprimere le nostre emozioni, i nostri sentimenti e i nostri disagi. La morte di un giovane è un dolore inimmaginabile, perché sconvolge i nostri parametri umani. Oggi noi dobbiamo essere una folla che grida alla vita, alla speranza».
Dall’altare della chiesa di San Giuseppe Confessore di via Beccadelli ad Agnano, il parroco officiante affida questo messaggio ai tanti amici e ai parenti increduli per la morte di Diego De Vivo, il giovane calciatore morto in campo a causa di un malore poco prima dell’inizio di un allenamento. «Buon viaggio, Diego – l’aggiunta del parroco – sarà una trasferta non uguale a quelle che hai fatto fino ad ora, sarà una partita senza tempi e senza recuperi, in un campo che avrà come dimensioni il cielo e il Signore sarà un tuo straordinario compagno di gioco».
Si dicono «senza parole, un dolore indescrivibile» è il nocciolo del pensiero espresso da alcuni tra i familiari, genitori degli amici di scuola e della squadra Cantera Napoli che hanno conosciuto e apprezzato le doti umani e tecniche di Diego.
Le magliette e gli striscioni con Diego
All’esterno gli ultras della Curva A e della Curva B salutano con lo striscione “Ciao Diego” il 14enne, figlio di Saverio De Vivo, storico esponente del gruppo Ultras 72. A decine, dagli amici di scuola a quelli della squadra Cantera Napoli dove militava, indossano le maglie con il volto del ragazzo e scritte come “Diego Vive”, “Il tuo ricordo vive in me ogni giorno”, Sarai e rimarrai sempre nei nostri cuori!” accompagnato dal numero 17. Bellissimo anche un altro striscione affisso dagli amici di sempre del giovane calciatore: “Il calcio era la tua vita. X Sempre il nostro bomber”.