Maurizio Micheli lascia il Napoli. Il capo scouting dei partenopei, dopo un lungo percorso all’ombra del Vesuvio si accaserà all’Arsenal, in Premier League.
L’annuncio di Fabrizio Romano su Maurizio Micheli
“Non prenderà parte alle trattative di gennaio in casa Napoli Maurizio Micheli. I tifosi del Napoli lo conoscono bene, è stata una figura molto importante del Napoli, raramente mediatica, non ha mai amato le copertine, non ha mai amato essere in primo piano, ha sempre lavorato e molto bene nell’ombra”. Questo l’annuncio di Fabrizio Romano sul proprio canale YouTube.
Il noto esperto di calciomercato scrive: “Maurizio Micheli, dopo tanti anni di onorato servizio, di grande lavoro nell’aiutare la costruzione di questo Napoli bellissimo e così forte, al punto da vincere due scudetti, lascerà il Napoli con effetto immediato. Sarà uno dei nuovi dirigenti di spicco dell’Arsenal sotto il coordinamento di Andrea Berta”.
Romano tra l’altro ricorda alcune delle operazioni più importanti portate avanti dallo stesso Micheli, dichiarando: “C’è anche la sua firma su operazioni che poi hanno aiutato a scrivere la storia recente del Napoli da Kim a Kvara e tante altre. Il suo lavoro di scouting, il suo lavoro di rapporti, una persona apprezzatissima nel mondo del calcio, non solo in Italia, ma anche all’estero”.
Il legame di Micheli con la piazza napoletana
Maurizio Micheli è il capo dell’area scouting del Napoli dal 2018. La sua carriera parte nel lontano 2001, ad Udine nel quale diviene responsabile dell’area scouting del club bianconero. Da lì un paio di anni a Brescia, prima del grande salto a Napoli nel 2010. La sua prima parentesi azzurra si chiude nel 2015, e dal suo rientro nel 2018 ad oggi occupa il ruolo sopra citato. Micheli, è stato fondamentale quando nel lontano 2007 a Napoli arrivò Hamsik divenuto poi leggenda della squadra partenopea. Oltre allo slovacco, a lui si attribuiscono gli arrivi di Kim e Kvara che da semi-sconosciuti hanno scritto la storia del club campano. Maurizio, ha dato negli anni un grande contributo alla causa azzurra, anche nei momenti più difficili come ad esempio il post scudetto del 2023. In quell’occasione la campagna acquisti degli azzurri fu poco convincente e gli arrivi di Lindstrom e Natan tra gli altri si rivelarono un vero flop.


