Poteva essere una carneficina. Una guerra evitata per un soffio. E’ quanto accadde negli anni scorso a Ponticelli con una potenziale guerra tra i De Micco e il sottogruppo Casella. A evitare problemi intervenne ‘un’uscita pubblica’. È questa la rivelazione piú eclatante fatta dal pentito Rocco Capasso sui rapporti tra i famigerati ‘Bodo’ e il gruppo che voleva farsi spazio a Ponticelli. Capasso ha rivelato ai magistrati della Dda che i Casella pagavano ai De Micco la quota mensile delle piazze di spaccio fino all’arresto di Roberto Scala, avvenuto a marzo 2015. Al rifiuto di corrispondere la quota è seguita una reazione da parte di Flavio Salzano, reggente del clan De Micco dopo l’arresto di Scala e nel periodo di detenzione di Luigi De Micco. La reazione si tradusse in un attentato nel corso del quale Giuseppe Casella rimase ferito.
Lo stesso Casella peró diede l’ordine ai suoi di non mollare e da allora i ‘casi di insubordinazione’ si sono moltiplicati facendo capire a Luigi De Micco che forse era meglio trovare un’intesa piuttosto che innescare una nuova guerra, nociva per gli affari. A quel punto De Micco si fece vedere in giro con Eduardo Casella per far vedere a tutti che tra i due non c’era alcun problema:”Appena uscito Eduardo Casella, dopo un mese e mezzo, Luigi De Micco andò da solo in moto sotto al balcone dei Casella e chiamò Eduardo Casella e gli disse che era il momento di buttare acqua sul fuoco e se lo prese con lui. Cominciarono a girare insieme per Ponticelli per dimostrare che la guerra tra De Micco e Casella era finita”
