Lutto nell’Unione Coltivatori Italiani: Addio al Vicepresidente Nazionale Francesco Leone
L’Unione Coltivatori Italiani piange la scomparsa del Vicepresidente nazionale Francesco Leone, conosciuto con affetto da tutti come “Ciccio”. Un lutto profondo attraversa l’Organizzazione, colpita nel cuore da una perdita che lascia un vuoto incolmabile tra i suoi membri e in tutto il mondo agricolo italiano.
Figura di riferimento per l’UCI, Leone ha dedicato la sua vita al servizio della collettività agricola, distinguendosi per integrità, visione e instancabile impegno. La sua azione sindacale ha segnato una pagina importante nella storia dell’Organizzazione: promotore di una visione etica e solidale del fare sindacato, ha sempre anteposto il bene comune agli interessi personali, ispirando generazioni di dirigenti e associati.
Dirigente capace e appassionato, Francesco Leone ha saputo unire una solida strategia organizzativa a una profonda umanità. Sempre vicino ai soci, attento ai bisogni del territorio, ha incarnato i valori fondanti dell’UCI: rispetto, responsabilità, coerenza e dedizione. Il suo stile diretto ma empatico, la sua saggezza e la sua capacità di ascolto resteranno impressi nella memoria di chi ha avuto l’onore di lavorare al suo fianco.
In ogni sfida, Francesco Leone è stato una guida sicura, una voce autorevole, un punto fermo. Il suo ricordo continuerà a vivere nel lavoro quotidiano dell’Unione e nei valori che ha saputo trasmettere con l’esempio.
“Ci mancheranno il dirigente, ma soprattutto l’uomo”, si legge nella nota ufficiale diffusa dall’UCI. “La sua eredità morale ci accompagnerà ogni giorno, perché l’impronta che ha lasciato è profonda e indelebile.”
L’Unione Coltivatori Italiani si stringe con commozione attorno alla famiglia di Francesco Leone e ai suoi collaboratori più stretti, esprimendo vicinanza e profonda gratitudine per l’opera svolta e per l’alto senso del dovere con cui ha onorato ogni incarico.
Il Presidente dell’UCI si unisce al dolore della famiglia, ricordando Francesco Leone come “un esempio vivente di dedizione al bene comune e un pilastro della nostra comunità sindacale”.