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Marco D’Amore parla della nuova serie Gomorra: “Serie romantica”

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Abbiamo fatto un bel percorso a ritroso, in una storia che per quasi dieci anni ha raccontato il talento dell’audiovisivo italiano nel mondo“. Lo ha detto l’attore Marco D’Amore, ospite a Sky Tg24 Live In Roma, commentando il lavoro che ha portato alla realizzazione di Gomorra – Le origini, serie esclusiva Sky che debutterà a gennaio 2026.

“Abbiamo raccontato una storia con una grammatica diversa, con una temperatura diversa. Questa è una serie molto più romantica – ha proseguito -, perché il punto di vista privilegiato del racconto è quello di ragazzi giovanissimi, tra i 15 e i 17 anni, stando molto attenti a raccontare il tessuto sociale e politico in cui crescono questi ragazzi e quindi andando a fare un’operazione di memoria, che è una parola importante. Qualcuno dice che perdere la memoria è una delle più grandi disgrazie per l’essere umano e questa memoria non solo è declinata da un punto di vista del tessuto in cui i personaggi sono cresciuti ma anche un approfondimento dei luoghi dei costumi del tempo”.

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I personaggi femminili in Gomorra Le Origini

Raccontiamo dei personaggi femminili di una potenza incredibile, sfaccettati, tridimensionali. È un racconto femminile in un’epoca in cui c’era una visione, soprattutto nel Sud Italia, del concetto di donna molto diverso, nonostante gli anni Settanta siano stati un periodo di rivendicazione, di battaglie, che cominciavano a cambiare lo sguardo, fortunatamente, sulle donne”, ha aggiunto D’Amore parlando dei personaggi di Chanel e Donna Imma.

Un criminalità organizzata diversa

Noi ci siamo imbattuti in Tullia Venezia, che interpreta Donna Imma, e Fabiola Balestriere, che interpreta Chanel, che sono due donne giovanissime, ma super emancipate, intelligenti, determinate e forti, in grado di restituire alle figure di questi due personaggi la delicatezza e la tenacia che li ha contraddistinti, ma soprattutto anche la loro personalità“.

Per l’attore e regista, “la criminalità organizzata sui traffici connota un territorio. In ‘Gomorra – La serie’ ci siamo imbattuti in un contesto criminale, politicizzato, armato e dunque infiltrato nel contesto sociale in un determinato modo. La criminalità che noi raccontiamo negli anni Settanta è una criminalità molto più ‘piratesca’, una criminalità che si basa soprattutto sul traffico delle sigarette“.

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