Un vero e proprio giallo, che troverà le prime spiegazioni soltanto una volta effettuata l’autopsia. Ad aspettare trepidanti i risultati sono i familiari di Maria Elia, 17 anni, ragazza morta nel pomeriggio di domenica scorse nel reparto di Rianimazione dopo essere stata ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia 36 ore prima.
La giovane abitava a Balanzano. Era andata in ospedale dopo aver accusato febbre e mal di gola. Dopo la morte, difatti, era stato disposto un esame autoptico per lunedì. La denuncia presentata ai carabinieri di Marsciano, però, ha bloccato l’autopsia con la Procura che l’ha spostata per la giornata di oggi. Stando a quanto si apprende, è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.
Il dolore del padre sui social
«Sono cosciente di aver intrapreso un percorso lungo, tortuoso ed oneroso… ma voglio la verità per Maria. Non vi chiedo fiori ma di sostenere e contribuire insieme a me per la causa, con una donazione libera e volontaria». Sono le parole del padre di Maria, che in allegato ha aggiunto anche il link per il crowfounding online che in poche ore ha raggiunto già 1.500 euro».
«Maria è arrivata in ospedale con qualche linea di febbre e mal di gola; era risultata negativa al coronavirus 2019-nCoV in fase triage del medesimo nosocomio, aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse». Motivo per il quale è scattata la denuncia aprendo un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti ed è in attesa che venga fissato lo svolgimento dell’esame autoptico dal momento che si è già proceduto al sequestro della salma.