Sono passati ormai 6 giorni dalla notizia della morte di Mina Avolio, la giovane di soli 20 anni morta per una rara malattia. Il dolore per la sua triste dipartita, e per quella di Lia Maisto, ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Qualiano. Nell’occasione, anche il sindaco Raffaele De Leonardis si è unito al dolore dei familiari.
Purtroppo, come si apprende da un post pubblicato dalla sorella su Facebook, la famiglia deve fare i conti anche con la scomparsa di alcuni oggetti di Mina: “Non si trovano più le sue cose come: occhiali, carta d’identità, cellulare samsung A40 di colore bianco con cover nera dove c’è la sua foto sopra (allegato sotto) e il bracciale della pandora”, si legge.
Il post denuncia di Tina Avolio, sorella di Mina
“Vi chiedo un favore, di condividere questo mio post. Mia sorella gemella Avolio Gelsomina di soli 21′ anni è stata ricoverata all’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli il giorno 15 marzo all’edificio B 2° piano, successivamente trasferita al 3° piano, poi è stata trasferita in rianimazione alla medicina d’urgenza il giorno 3 Aprile…
Il giorno 9 è deceduta. Non si trovano più le sue cose come: occhiali, carta d’identità, cellulare samsung A40 di colore bianco con cover nera dove c’è la sua foto sopra (allegato sotto) e il bracciale della pandora. Vi chiedo per favore a chiunque l’abbia trovato di restituirlo. Sono oggetti personali di mia sorella, solo quello mi è rimasto. Nessuno sa dove si trovino i suoi oggetti.
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