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Morto 10 giorni dopo il vaccino Pfizer: la Procura ha aperto un’inchiesta

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Traian Calancea, un giovane atleta di 24 anni, è morto improvvisamente nel 2021, dieci giorni dopo aver ricevuto una dose del vaccino Pfizer. Nonostante la sua giovane età e la sua vita dedicata allo sport, la sua morte ha sollevato numerose domande. La madre, ha chiesto che si facesse chiarezza sulla possibilità di un legame tra il vaccino e il tragico evento.

Il sospetto della madre sul vaccino Pfizer  e l’inchiesta

Traian era un appassionato di kickboxing a livello agonistico, e la sua salute appariva impeccabile, sebbene in passato, all’età di 10 anni, avesse sofferto di alcuni problemi, tra cui episodi di svenimenti e forti mal di testa.

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Questi sintomi non avevano mai destato particolare preoccupazione, e Traian aveva proseguito con la sua intensa attività sportiva.

Dopo la sua morte improvvisa, avvenuta appena uscito dalla doccia, la madre, straziata dal dolore, ha avanzato il sospetto che il vaccino Pfizer potesse avere un ruolo nella tragedia. Non trovando risposte definitive, ha deciso di sporgere denuncia e di rivolgersi a un avvocato, chiedendo che venissero eseguite ulteriori indagini per fare chiarezza.

Le indagini e la perizia

La Procura ha aperto un’inchiesta e ha disposto un’autopsia per stabilire le cause della morte. In un primo momento, nel 2022, i periti hanno escluso qualsiasi correlazione tra il vaccino e il decesso, individuando invece la causa in un’emorragia cerebrale complicata da un edema polmonare. Tuttavia, la madre di Traian, ancora non convinta dai risultati, ha fatto appello, richiedendo una nuova perizia.

Nel 2023, un nuovo gruppo di esperti è stato incaricato di riesaminare il caso, confermando nuovamente i risultati della prima indagine. La proteina Spike, associata al vaccino, non è stata rilevata nei tessuti analizzati, dimostrando che la quantità presente era “al di sotto della dimostrabilità immunoistochimica“.

Inoltre, i medici legali hanno sottolineato che Traian, nonostante fosse un atleta, era già predisposto a problemi di salute legati al sistema vascolare cerebrale. È emerso infatti che i precedenti episodi di malessere avuti durante l’infanzia, uniti all’intensa attività sportiva, potrebbero aver favorito la formazione di un aneurisma, che ha poi causato l’emorragia fatale.

 

 

 

 

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