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sabato, Aprile 27, 2024
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Agguato in piazza Nazionale, si stringe il cerchio attorno a chi ha sparato a Noemi

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E’ destinato ad avere presto un nome l’uomo che ha sparato tra la folla venerdì scorso a Napoli, ferendo gravemente la piccola Noemi. Quell’episodio, “una sconfitta per lo Stato” come lo definisce oggi il capo della Polizia Franco Gabrielli, dovrebbe trovare una soluzione investigativa appena sarà possibile interrogare il pregiudicato Salvatore Nurcaro, bersaglio originario del killer: ridotto in fin di vita nell’agguato, sta meglio e potrebbe svelare agli inquirenti l’identità dell’aggressore.

Restano sempre gravi le condizioni di Noemi, in coma farmacologico e in respirazione assistita: fuori dall’ospedale Santobono si moltiplicano le preghiere e i messaggi di solidarietà ad ogni livello, dal mondo istituzionale ai tanti semplici cittadini – tra cui moltissimi bambini – che stanno lasciando biglietti d’augurio, giocattoli e peluches accanto ai cancelli del nosocomio pediatrico. Alla bimba è stata dedicata oggi la tradizionale supplica alla Madonna di Pompei.

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Intanto – riporta questa mattina Il Mattino – nell’area di piazza Nazionale sarebbero spariti contrabbandieri e pusher riconducibili al clan Mazzarella. L’ipotesi è che ci sia stata la “ritirata” per il timore di ritorsioni e vendette, “a prescindere dal reale movente dell’agguato al 31enne”.

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