Il Napoli si prepara alla delicatissima trasferta di Bologna. Gli azzurri sono reduci da una settimana alquanto strana: zero gol realizzati nelle ultime due gare disputate.
Napoli: i numeri offensivi destano preoccupazione
La squadra di mister Conte sta riscontrando delle enormi difficoltà in attacco. Nelle ultime due gare, entrambe al Maradona contro rispettivamente Como ed Eintracht Francoforte è mancato il gol. Due prestazioni per alcuni tratti simili, in cui gli azzurri hanno costruito poco e la manovra offensiva è stata quasi del tutto annullata.
A preoccupare Conte ed il suo staff è la situazione relativa agli attaccanti azzurri. David Neres ad esempio è a secco da dieci mesi, infatti la sua ultima rete risale al match contro la Fiorentina dello scorso 4 gennaio. Lo stesso Politano, titolare indiscusso della fascia destra del Napoli è a secco di reti dal 30 marzo, per l’esattezza del match vinto dagli azzurri contro il Milan al Maradona.
Non se la cavano meglio i vari Elmas e Lang. Il macedone, impiegato sia come mezz’ala che come esterno di fascia è ancora a caccia della prima rete stagionale. L’olandese, invece arrivato a Napoli la scorsa estate con grandi aspettative non ha sin qui convinto e conquistato il tecnico leccese. Il suo scarso minutaggio sin qui e la poca concretezza sotto porta sono un fattore da non sottovalutare.
Se a questi numeri ci aggiungiamo quelli delle punte, la situazione non fa che peggiorare. Lorenzo Lucca, acquisto dispendioso per gli azzurri ha sin qui realizzato appena una rete in stagione. Di occasioni da inizio anno per lui ce ne sono state tante, ma l’ex Udinese ha sempre fallito e ad oggi sembra già ai margini del progetto. Discorso diverso invece per Hojlund, arrivato per sopperire all’infortunio di Lukaku. L’ex Manchester United ha sin qui realizzato 4 gol in 9 gare disputate con la casacca azzurra. Tra gli attaccanti partenopei è quello con la media realizzativa più alta ma tuttavia è a secco dal 5 ottobre, match vinto dai partenopei al Maradona contro il Genoa per 2 a 1.

