Quando tutti si concedono un meritato relax, mettendo in stand by la loro quotidianità, c’è chi non si ferma. Anzi, ingrana la marcia e incrementa il livello di operatività. L’obiettivo è quello di smascherare coloro che, in barba al rispetto delle regole basilari in quanto igiene e burocrazia, provano ad ottimizzare i guadagni. Lavandosene le mani, però, mettono a rischio la salute della clientela, quasi sempre ignara. Nel comunicato che segue, è stata riassunta l’operazione messa a segno dai Nas a Sant’Antimo, in provincia di Napoli.
Nell’arco del periodo compreso tra la seconda metà del mese di luglio e la prima metà del mese di agosto, i Carabinieri del NAS di Napoli, in attuazione di una dettagliata cornice di servizi preventivi, posti in essere col coordinamento del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli e dal Comando Tutela per la Salute di Roma, hanno effettuato una serie di ispezioni igienico sanitarie nelle zone notoriamente a vocazione turistica, per assicurare un’estate tranquilla nei settori di competenza.
A Sant’Antimo, presso un locale minimarket si è proceduto alla chiusura amministrativa di un deposito alimentare, poiché privo di titoli autorizzativi e sprovvisto requisiti igienico-sanitari e strutturali previsti dalla normativa vigente