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HomeSportNeres come al top della carriera: i numeri danno ragione a Conte

Neres come al top della carriera: i numeri danno ragione a Conte

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Se si dovesse dare un volto umano al Napoli post-sosta per le Nazionali, certamente sarebbe quello di David Neres. Il brasiliano, ieri, ha deciso il big match con la Roma, mentre otto giorni prima aveva realizzato addirittura una doppietta, risultando decisivo anche nella netta vittoria contro l’Atalanta.

Sul rendimento di Neres influisce certamente la nuova posizione in campo, cucita su misura per lui. Più vicino alla punta, l’ex Benfica e Ajax diventa incontenibile se lanciato in campo aperto, come avvenuto al 36′ della gara dell’Olimpico. Neres si intende a meraviglia con Hojlund (suoi 2 assist su 3 per il numero 7) ed è anche in grado di sostituirlo nell’ormai non più inedita posizione di falso centravanti.

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Con 3 gol e 2 assist, è tra i calciatori più decisivi in questa stagione, eppure fino alla gara con l’Inter era stato tra i più deludenti. I numeri però parlano chiaro: l’attaccante ha realizzato un gol ogni 193 minuti e un assist ogni 290 minuti, un’incisività sotto porta superiore a quella mostrata in Portogallo con il Benfica dopo 13 giornate di campionato (un gol ogni 411 minuti nella stagione 23/24, con medie simili nell’anno precedente).

Neres sembra rinato in questa nuova posizione, ma i numeri erano già ottimi anche nella scorsa stagione, quando era utilizzato da vice-Kvara come esterno sinistro d’attacco. Addirittura, nella stagione che poi portò allo scudetto, nelle prime 13 giornate aveva una media straordinaria di un assist ogni 68 minuti: un dato da record, se si considera che all’Ajax aveva raggiunto al massimo un assist ogni 126 minuti (stagione 17/18), mentre in Portogallo nella stagione 23/24 aveva stupito con un assist ogni 103 minuti giocati.

Il Neres azzurro regge il confronto con quello lusitano

Analizzando le prime 13 giornate di Neres con Napoli e Benfica, emerge un quadro interessante sull’efficienza offensiva del giocatore. In media, al Napoli ha segnato un gol ogni 196 minuti e fornito un assist ogni 157 minuti, mentre al Benfica i tempi per la finalizzazione erano più lunghi: un gol ogni 234 minuti, con una media di un assist ogni 146 minuti. Questo evidenzia come la nuova posizione l’abbia messo in condizione di segnare con maggiore frequenza a Napoli, senza intaccare significativamente lo score relativo agli assist. Il brasiliano si conferma così come attaccante versatile, capace di incidere sia in zona gol sia come suggeritore.

Niente male nemmeno all’Ajax

Neres si è fatto conoscere al grande pubblico grazie all’Eredivisie. Il confronto tra le prime 13 giornate di campionato con l’Ajax e quelle con il Napoli non è affatto impari. Con i lancieri, Neres segnava più frequentemente (un gol ogni 168 minuti), ma forniva assist meno spesso (uno ogni 204 minuti). Con il Napoli, invece, la frequenza dei gol è leggermente inferiore (un gol ogni 196 minuti), ma la capacità di fornire assist è maggiore, con un assist ogni 157 minuti. Ciò suggerisce che, pur segnando meno, il giocatore ha avuto un impatto più creativo e partecipativo nella costruzione del gioco a Napoli rispetto all’esperienza all’Ajax.

Conte protagonista anche in un campionato top

I numeri mostrano come Antonio Conte stia riuscendo a tirare fuori il meglio da Neres, che a Napoli si cimenta per la prima volta in un campionato top europeo. Va ricordato che i tornei portoghesi e olandesi presentano un livello difensivo inferiore rispetto alla Serie A, che offre una maggiore organizzazione tattica. Un’organizzazione che Neres è riuscito spesso ad arginare, anche grazie alle soluzioni tattiche disegnate da Conte: prima come esterno largo e ora come sottopunta, il brasiliano si conferma tra i calciatori più pericolosi e incisivi del nostro campionato.

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