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“Noi aggrediti con mazze e bottiglie”, i proprietari del garage a Napoli si difendono dalle accuse

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È diventato virale sui social nelle ultime ore il video di una rissa avvenuta ieri mattina a Napoli all’esterno di un garage di via Goethe. Allertata dai residenti, la polizia è giunta prontamente sul posto ed ha iniziato a raccogliere elementi utili ai fini della ricostruzione dei fatti accertando, anche grazie alla visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza che, poco prima, vi era stata una lite, iniziata all’esterno del garage e poi proseguita in strada, a seguito di un alterco scaturito tra gli occupanti di un’autovettura e gli addetti di un garage. A seguito dei controlli, gli agenti hanno identificato 8 persone tra i 21 e 56 anni i quali sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Il racconto del titolare del garage

Su quanto accaduto, il proprietario del garage ci ha tenuto a raccontare la sua versione dei fatti. “Salve ragazzi, parto col dire che sia noi famiglia che staff siamo sconvolti dall’accadutoracconta il giovane -. Tenevo a precisare le dinamiche della situazione. In primis queste persone non sono spagnole, ma stesso la Polizia di Stato ha identificato e schedato questi soggetti di nazionalità serba. La colluttazione è nata perché non volevano pagare 2 ore e 47 minuti di sosta (12€), quindi l’unica soluzione era fotografare la targa del veicolo ed esporre denuncia presso le autorità competenti. Purtroppo non siamo arrivati a fare la foto che siamo stati attaccati”.

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“Noi ci siamo semplicemente difesi dall’aggressione (fatta con mazze e birre rotte)tende a specificare -, d’altronde come avrebbe fatto qualsiasi persona ma a mani nude non con oggetti! Al loro arrivo le autorità hanno trovati zaini e borse piene di telefoni, occhiali e portafogli, tra cui anche cose nostre (pubblicherò denuncia della questura). Tra l’altro gli arrestati sono stati i serbi e non noi. Mio padre, invalido al 100%, nella rissa è stato preso a calci da terra perché la persona aggredita non faceva parte del gruppo di me*de serbe ma era mio padre il quale è stato anche ferito con una bottiglia di birra rotta alla gamba!”.

“Per non parlare di mia madre che è stata aggredita da un uomo per salvare mio padre dai calci… come facevo a non intervenire?conclude Fiero di aver cercato di difendere la mia famiglia e il mio staff da questo schifo”.

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