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Arrestati boss, ras e affiliati al clan De Micco-De Martino: colpiti i Bodo e gli XX

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Ci sono importanti nomi della camorra di Ponticelli nelle carte dell’ultima inchiesta che ha dato un durissimo colpo al clan De Micco-De Martino. Spicca sicuramente la figura del boss Marco De Micco, già detenuto. La misura cautelare in carcere è stata disposta per i vertici, i ras e gli affiliati al clan: Salvatore Alfuso, Teresa Aprea, Giovanni Braccia, Maurizio Cacciola, Salvatore Cardillo, Rodolfo Cardone, Giovanni Caruso, Francesco Clienti, Francesco Provitera Coppola, Ciro D’Apice, Francesco De Martino, Mario Rosario De Martino, Gioiele Lucarelli, Nunzia Rigotti, Salvatore De Martino, Umberto Dello Iacolo.

Gabriele Di Carluccio, Vincenzo Di Costanzo, Patrizia Di Natale, Pietro Frutto, Giovanni Iasevoli, Gennaro La Rocca, Giovanni Marinacci, Antonio Minelli, Luigi Minelli, Vincenzo Minelli, Francesco Miranda. Carmine Montagna, Ciro Naturale, Giovanni Naturale, Mario Noto, Nicola Onori. Loredana Palmieri, Giovanni Palumbo, Luigi Pangia, Gennaro Paola, Francesco Pignatiello, Maria Pignatiello, Carmela Ricci, Ciro Ricci, Luisa Riccio. Ciro e Giovanni Russo, Giuseppe Junior Riccio, Salvatore Sorrentino, Davide Tomi, Antonietta Uccella, Ciro Uccella, Alessio Velotti, Carmine Verdemare, Ferdinando Viscovo, Bartola Zuccoia, Mariano Pace. 

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Finiscono agli arresti domiciliari Maria Braccia, Rosa Clienti, Pasquale De Masi Florinda e Antonietta Fontanella, Maria Lazzaro. 

Come Ciro Di Marzio di Gomorra, così il boss De Micco veniva soprannominato al telefono

Raffica di arresti contro il clan De Micco-De Martino

Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Ponticelli hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 60 persone.

Sono gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al furto concorso esterno in associazione mafiosa, tentato omicidio. Ci sono anche i reati di possesso ingiustificato di armi e ordigni esplosivi. Molti affiliati risponderanno di estorsione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.

L’indagine, condotta tra il 2021 e il 2022, ha accertato l’esistenza e l’operatività di un sodalizio di tipo camorristico guidato dalle famiglie De Micco, detti Bodo e De Martino, conosciuti come. Entrambe sono appartengono al cartello criminale dei Mazzarella.

La lotta tra clan e il breve accordo con i De Luca Bossa

In particolare le investigazioni hanno dimostrato come, all’esito dello scontro sanguinoso tra il clan D’Amico, detti Fraulella, e i De Micco sul territorio di Ponticelli abbia assunto un ruolo predominante il clan De Luca Bossa. La famiglia vincente, insieme ai Minichini, Casella, Aprea e Cuccaro, faceva parte dell’Alleanza di Secondigliano.

Il clan De Martino ha dovuto accettare un’alleanza di compromesso con i De Luca Bossa per la spartizione dei soldi derivanti dalle attività illecite.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.