Nuovi Lo Russo, i baby ras di Miano sotto la guida di Peppe ‘o re

È su Giuseppe Lo Russo o meglio sulla sua leadership che gli investigatori hanno da tempo puntato i fari per capire cosa sta accadendo a Miano e dintorni. Il boss, detenuto da tempo, è rimasto l’unico dei fratelli Lo Russo, a non passare dalla parte dello Stato. Eppure ‘o re (come viene chiamato) continua ad incutere timore e rispetto tra gli affiliato specialmente quei giovani profilo che, dopo il pentimento di suo fratello Carlo, avevano perso una figura carismatica a cui fare riferimento. E’ dunque su Giuseppe Lo Russo che ricadono le speranze dei vecchi e nuovi colonnelli del clan, di coloro che sperano in una nuova ‘stagione d’oro’ per la vecchia guardia. Nomi che nella galassia criminale di Miano sono conosciuti dagli investigatori: Balzano, Cifrone, Scarpellini. Secondo le ultime informative di polizia questo nuovo gruppo sarebbe legato al vecchio clan ma al tempo stesso ‘smarcato’ dalla vecchia gestione dei ‘capitoni’. Un nuovo gruppo che sarebbe a caccia di sponde ‘plasmato’ sotto le figure carismatiche di Giuseppe e Domenico Lo Russo, ultimi ‘irriducibili’ della stagione d’oro dei ‘capitoni’ nonchè fratelli del vecchio capoclan Salvatore. La riorganizzazione non sarebbe passata soltanto attraverso regolazione di vecchi conti ma anche attraverso l’avallo degli altri clan storici che operano nell’area nord e soprattutto nella vicina Secondigliano. Secondo indiscrezioni ci sarebbero stati contatti con esponenti del clan Licciardi della Masseria Cardone e della Vanella Grassi per ‘presentare’ il nuovo gruppo e assicurare una rottura con il passato soprattutto con quella parte della famiglia che ha scelto di collaborare con la giustizia.