La nomina del nuovo avvocato del mafioso Matteo Messina Denaro ha destato un diffuso senso di stupore per la facilità con la quale l’avvocato ha accettato l’incarico. La professionista il questione è Adriana Vella. Le sue parole così come le sue intenzioni sono chiare: Difenderà il mafioso come un qualsiasi altro imputato.
Ferma sulle sue decisioni
“Accetto questo lavoro senza paura e senza alcun ombra di titubanza, ritengo che Messina Denaro sia un imputato come tutti gli altri e per questo lo difenderò come farei con chiunque”. Queste le parole del nuovo difensore d’ufficio del mafioso. Ciò comporta lo stabilimento di una nuova iniziazione del processo che vede coinvolte le morti di Falcone e Borsellino. Quello che per il momento, però, sta provocando un monitoraggio stanziale delle novità è determinato dal comportamento di Messina Denaro. Infatti l’udienza davanti alla corte d’assise d’appello di Caltanissetta aveva immediatamente fronteggiato la rinuncia da parte del boss condannato in primo grado all’ergastolo. Questa però non è una novità in quanto già era accaduto un’altra volta. Il monitor ha infatti inquadrato una sedia vuota posta nel carcere dell’Aquila dove Messina Denaro è detenuto. Secondo questo comportamento il grande boss della mafia evita di comparire in aula.
Minacce ad un legale d’ufficio
Il primo legale d’ufficio del boss, Calogero Montante aveva rimesso il mandato in quanto sosteneva che la sua posizione fosse totalmente contrapposta e incompatibile per essere il difensore idi Messina Denaro. La motivazione che sanciva ciò è indicata dal ruolo impiegato dal difensore d’ufficio precedentemente nel processo Borsellino quater. Montante aveva anche sottolineato che impiegava una carica di vice procuratore onorario alla procura di Palermo. Eppure la corte d’assise d’appello non aveva costatato alcun elemento di contraddizione. Sulla scorta di queste repressioni montante aveva denunciato di aver ricevuto una telefonata di minaccia: “Non vuoi difendere Messina Denaro? Vuoi morire?”. Le prove di questa chiamata non sono ancora emerse. Per ora sta indagando la procura di Agrigento perché la telefonata è arrivata ad un’ utenza dello studio a Canicatti.
L’elezione del nuovo avvocato
Con l’intento di volersi esonerare ad ogni costo da questo incarico Montante ha mostrato un certificato medico per un intervento chirurgico che prevedeva una prognosi di almeno un mese. A quel punto la corte, presieduta da Maria Carmela Giannazzo, ha dovuto prendere in considerazione l’effettivo impedimento da parte del legale. Così dopo una breve riunione in camera di consiglio ha svincolato il legale dall’impiego eleggendone un altro. L’avvocato in questione è Adriana Vella. “Se uno fa il proprio lavoro non deve temere nulla, mi spaventa solo l’impegno che dovrò dimostrare, il fascicolo è ampio e devo studiarlo per bene. Il problema non è difendere Messina Denaro“. Queste le convinzioni dell’avvocato. La corte le ha dato del tempo fino al 25 maggio quando il processo finalmente ripartirà.
