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giovedì, Maggio 22, 2025
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Omicidio Domenico Gargiulo, il giallo dell’auto rubata e ritrovata a Melito

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Emergono particolari importanti sull’omicidio di Domenico Gargiulo dall’ordinanza che ha portato all’arresto di 8 persone.
Dell’assassinio del 29enne, scampato per ben due volte ad agguati mortali, sono stati accusati Antonio Bruno, Gennaro Antonio Sautto, Vincenzo Pernice e Vincenzo Caiazzo: il ras del clan Licciardi e il boss dei Sautto sarebbero i mandanti, gli altri due avrebbero condotto la vittima al Largo Rosario Livatino nel rione Don Guanella. 

Il giallo dell’auto incendiata

Oltre che delle rivelazioni dei collaboratori di giustizia, gli inquirenti si sono avvalsi delle indagini della Squadra Mobile basate anche dalla presenza di una telecamera posta all’esterno dell’abitazione di Antonio Bruno.
Grazie a quelle riprese, gli agenti avrebbero ricostruito i movimenti dei presunti esecutori dell’agguato e della vittima, giunta nel rione Don Guanella alla guida di una Lancia Y prestatagli da un amico. Sicc e penniell’ sarebbe poi salito a bordo di una Renault Twingo insieme a coloro che lo avrebbero poi ammazzato.
La stessa Twingo, il cui furto era stato denunciato da un abitante della zona, fu ritrovata nelle ore immediatamente successive alla scomparsa di Gargiulo al corso Europa di Melito. L’auto si presentava completamente “cannibalizzata”, verosimilmente, al fine di eliminare qualsivoglia traccia della presenza della vittima a bordo della stessa.

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Per gli inquirenti però la conclusione a cui perviene la Squadra Mobile in ordine alle modalità con cui il Gargiulo si sarebbe allontanato da luogo del Don Guanella ove aveva parcheggiato l’auto, lo spiazzo antistante il civico 27 di via Libero Grassi, e cioè a bordo dell’autovettura Renault Twingo non appare certa. La Squadra Mobile la fonda sulla circostanza che detta autovettura, ritratta alle ore 17:59:40 transitare in via Lìbero Grassi proveniente da via Don Pino Puglisi e diretta a via Antonio Labriola ed alle successive ore 18:01:53 transitare sulla via Libero Grassi proveniente da via Antonio Labriola con direzione via Don Pino Puglisi veniva rinvenuta, completamente “cannibalizzata”, e, quindi, all’interno risultava impossibile eseguire qualunque tipo di rilievo, in data 24 settembre 2019, al Corso Europa di Melito dai Carabinieri, dopo che il 20 settembre 2019 il proprietario ne aveva denunciato il furto presso la Stazione Carabinieri “Quartiere – 167” di Scampia. Invero, Gargiulo è stato visto allontanarsi con Pernice Vincenzo, a bordo di un motoveicolo; in ogni caso la circostanza che la Renault Twingo si trovasse al Rione Don Guanella in un orario compatibile con la sparizione del Gargiulo e successivamente sia stata trovata “cannibalizzata” ne rende solo verosimile, e non certa, una sua utilizzazione nella vicenda.

Il blitz contro la camorra

La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di 8 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di stampo mafioso, omicidio, occultamento di cadavere, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di stupefacenti, omicidio e porto abusivi di armi da fuoco, estorsione, favoreggiamento personale, riciclaggio e ricettazione.

 

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