Hanno confessato Michele Carozza, imprenditore casertano, e suo figlio Antonio, 31 anni: sono loro ad aver ucciso, nella serata di qualche giorno fa, il 25enne Stefano Margarita e ad aver ferito il 24enne Francesco Milone, entrambi originari di Secondigliano. Lo riporta Cronache della Campania.
Davanti al pubblico ministero della Procura di Santa Maria Capua Vetere, i due hanno dichiarato di aver agito per difesa personale. Secondo il loro racconto, Antonio Carozza sarebbe stato aggredito da un gruppo di quattro ragazzi di Secondigliano a colpi di calci e pugni.
Il drammatico epilogo ha portato alla morte di Margarita, che aveva precedenti per droga, e al ferimento del suo amico fraterno. Con loro erano presenti altri due giovani, anche loro di Secondigliano, rintracciati e interrogati dai carabinieri nelle ore successive.
Secondo la ricostruzione, l’antefatto risale a una disputa legata ai proventi di alcune truffe agli anziani, organizzate dal gruppo di Secondigliano e coordinate, pare, da Antonio Carozza. Qualche settimana fa, il giovane era stato fermato a un posto di blocco nel Casertano mentre trasportava un’ingente quantità d’oro, venendo denunciato.
L’altra sera, Stefano Margarita si era recato all’appuntamento per reclamare la sua parte dei guadagni. La discussione è presto degenerata e Antonio è stato aggredito. Con lui, però, c’era anche il padre, che lo seguiva in un’altra auto. Vedendo il figlio in difficoltà, è intervenuto.
Ne è nata una violenta rissa. A un certo punto è spuntato un coltello da sub. I colpi inferti con l’arma hanno colpito mortalmente Margarita, che è deceduto poco dopo il ricovero all’ospedale di Caserta, mentre Milone è rimasto feritoin modo meno grave.
Diversi residenti di viale della Libertà, a San Marco Evangelista, hanno allertato i carabinieri. I due giovani di Secondigliano rimasti illesi si sono dati alla fuga, così come i Carozza padre e figlio. Ma la loro latitanza è durata poche ore: sono stati rintracciati e arrestati già nella notte.
Attualmente Michele e Antonio Corozza si trovano detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in attesa dell’udienza di convalida. Intanto, a Secondigliano, il quartiere piange la tragica scomparsa di Stefano Margarita, molto conosciuto in zona.


