Per l’omicidio di Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello è stato condannato anche in secondo grado all’ergastolo con l’esclusione però dell’aggravante della premeditazione.
Un omicidio efferato, quello compiuto il 27 maggio di due anni fa nell’abitazione a Senago (Milano), dove i due vivevano.
A questo punto bisognerà capire se le parti in causa impugneranno la sentenza in Cassazione (i familiari di Giulia non hanno, infatti, digerito la cancellazione della premeditazione) prima che la sentenza diventi definitiva.
In tal caso Alessandro Impagnatiello dovrà scontare la condanna all’ergastolo che però non lo relegherà al carcere a vita.
L’ergastolo in Italia, infatti, non è una pena che dura “per sempre” ma è una pena perpetua che può essere mitigata da benefici di legge. Il condannato può ottenere la libertà condizionale dopo 26 anni di detenzione, se ha dimostrato buona condotta e ravvedimento. Inoltre, la buona condotta può portare a riduzioni di pena, permettendo di accedere alla liberazione condizionale anche prima dei 26 anni.