C’è la data dei funerali dei tre operai morti a Napoli, in via Domenico Fontana al Rione Alto, dopo il cedimento della parte alta del montacarichi che li stava portando sul lastrico solare. Ciro Pierro, Luigi Romano e Vincenzo Del Grosso sono precipitati per circa 20 metri prima di schiantarsi al suolo.
I funerali di Luigi Romano, 67 anni, si terranno a Secondigliano nella giornata di domani, 31 luglio, alle 12 presso la parrocchia dei SS. Cosma e Damiano. Ad Arzano, comune in cui Romano viveva con la sua famiglia, vige il lutto cittadino istituito nelle ore successive alla tragedia.
Sempre nella giornata di domani si terranno le esequie di Ciro Pierro, 62 anni. Il rito funebre è in programma alle 10:30 presso la chiesa di San Giacomo a Calvizzano. Mentre quelli di Vincenzo Del Grosso, 54 anni, si terranno nella giornata di venerdì 1 agosto presso la chiesa di San Giorgio a Forcella.
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La Procura di Napoli (pm Stella Castaldo, procuratore aggiunto Antonio Ricci) ha autorizzato il rilascio delle salme di Vincenzo Del Grosso, 54 anni, di Napoli, di Ciro Pierro, 62 anni e di Luigi Romano, 67 anni, rispettivamente di Calvizzano e Arzano, i tre operai deceduti venerdì scorso a Napoli.
Ieri si sono svolti gli esami autoptici disposti dagli inquirenti nell’ambito delle indagini per omicidio colposo plurimo che puntano a fare chiarezza sul grave incidente avvenuto nel Rione Alto della città, dove i tre lavoratori hanno perso la vita precipitando da un’altezza di circa venti metri, a causa del cedimento della parte alta del montacarichi che li stava portando sul lastrico solare.
I legali dei quattro indagati, gli avvocati Mauro Zollo e Giovanni Fusco, hanno scelto di non delegare un proprio consulente per gli esami irripetibili, a differenza di uno delle parti offese, e cioè l’avvocato Daniele Cacciapuoti, che rappresenta la famiglia Pierro.
Nell’inchiesta dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nicola Gratteri sono quattro le persone indagate: si tratta degli imprenditori Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, e di Luca Luciani e Gianluca Di Franco, rispettivamente l’amministratore del condominio in cui si stavano effettuando i lavori e il responsabile della sicurezza del cantiere.
I legali degli indagati annunciano invece di voler delegare propri consulenti per la perizia tecnica sull’impianto che gli inquirenti si stanno preparando a disporre, un accertamento dirimente per risalire alla causa del grave incidente costato la vita a tre manovali, tutti al lavoro senza imbragatura.