Poco dopo le ore 12 un palazzo abitato di tre piani è crollato in corso Umberto 61 a Torre del Greco. Carabinieri della locale compagnia sul posto. Ci sarebbe anche una terza persona estratta viva, mentre i primi due sono una ragazza e un uomo: tutti stati portati tutti in ospedale.
Sono state attivate anche le squadre Usar, gli specialisti della ricerca e del soccorso tra le macerie. La palazzina si trova in corso Umberto 61, nel pieno centro della cittadina vesuviana, ed era abitata da 5 nuclei familiari. Il traffico è stato bloccato in un ampio perimetro attorno alla zona del crollo.
La folla che si trova nelle strade ha salutato con un applauso la partenza dell’ambulanza che ha trasportato in ospedale la giovane salvata. A quanto si apprende, abitava nell’edificio con la mamma, che non sarebbe stata in casa al momento del crollo.
IL VIDEO DEL CROLLO A TORRE DEL GRECO
Crollo palazzina, dieci condanne a Torre Annunziata
Sono dieci le persone condannate per il crollo della palazzina di via Rampa Nunziante a Torre Annunziata, cedimento nel quale il 7 luglio del 2017 morirono otto persone, tra cui due minorenni. La sentenza è stata pronunciata nel luglio del 2021 dal giudice Francesco Todisco (pm Andreana Ambrosino).
Condannato a complessivi 12 anni e sei mesi di reclusione, oltre ad un’ammenda di 45.000 euro, Gerardo Velotto, proprietario dell’appartamento nel quale sarebbero avvenuti i lavori che secondo l’accusa avrebbero minato la stabilità della struttura collassata quattro anni fa.
Dodici anni complessivi per Massimiliano Bonzani, considerato a tutti gli effetti il direttore anche se occulto degli interventi. Undici anni e un mese per Aniello Manzo, architetto e ufficialmente direttore dei lavori.
Mano pesante anche per l’operaio Pasquale Cosenza, condannato a complessivi 9 anni e sei mesi oltre ad un’ammenda di 45mila euro. Pene meno severe per i due avvocati Roberto Cuomo e Massimiliano Lafranco, il primo amministratore del condominio e il secondo ancora proprietario di fatto dell’appartamento dove vennero effettuati gli interventi incriminati, alla fine considerati colpevoli del solo reato di falso: per loro la condanna è stata di un anno e due mesi con pena sospesa. Pena sospesa anche per Rosanna Vitiello (un anno), Ilaria Bonifacio (un anno), Marco Chiocchetti (un anno e ammenda di seimila euro) e Mario Cirillo (un anno e ammenda di seimila euro).
Assolti invece Roberta Amodio, Rita Buongiovanni, Giuseppe Buongiovanni, Donatella Buongiovanni, Emilio Cirillo e Luisa Scarfato. Dopo la lettura della sentenza ci sono stati momenti di tensione tra i presenti in aula, in particolare tra un gruppo di parenti e alcuni legali degli imputati (tra questi ultimi c’era il solo Gerardo Velotto).