Lui si chiama Paolo Palumbo, ha 22 anni ed è malato di Sla, la malattia neurodegenerativa conosciuta al grande pubblico grazie all’ex calciatore Stefano Borgonovo. Di lui avevamo già parlato qualche mese fa: Paolo faceva lo chef, e dopo aver scoperto della sua malattia aveva raccontato prima del dramma degli insulti ricevuti via social, poi della truffa di cui era stato vittima, da parte di qualcuno che gli aveva prospettato una cura sperimentale in Israele.
Paolo parteciperà a Sanremo con la sua canzone Io sono Paolo, scritta da lui e che canterà con Kumalibre: andrà in scena nella serata di domani, mercoledì 5 febbraio, come racconta Il Fatto Quotidiano. «Voglio cantare la Sla a Sanremo, voglio essere scomodo ma efficace – ha detto – Amadeus è stato coraggioso a invitarmi e lo ringrazio. Il sogno di Palumbo è di far costruire in Sardegna (dove vive) un centro polifunzionale per l’assistenza dei disabili».
Lo chef sardo, che da tempo non riesce più a parlare per via della malattia, canterà attraverso un riproduttore vocale sonoro che funziona con un sensore ottico. «Sanremo è il palcoscenico giusto per portare il mio messaggio di speranza – le sue parole – sembra strano parlare di positività da una carrozzina, ma è anche un buon modo per farsi ascoltare da un vasto pubblico».