Ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario a Napoli.
Questa volta, secondo quanto riferisce Manuel Ruggiero, della pagina Fb ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, a farne le spese è stato l’intero team del pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini, aggredito da un giovane che si era registrato per un presunto trauma cranico. Dopo pochi minuti dalla registrazione, al momento della presa in carico da parte del medico, il paziente è risultato assente dall’area di attesa.
Poco dopo – riferisce ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ – ha raggiunto improvvisamente il triage, forzando le porte d’ingresso, impugnando un paio di forbici con cui ha minacciato l’operatrice del triage, puntandole la lama all’addome senza colpirla ma provocandole un forte stato d’ansia. La furia del giovane non si è fermata: ha inveito contro un’altra operatrice e ha colpito con calci all’addome l’operatrice socio sanitaria di triage intervenuta per difendere la collega. Solo grazie al tempestivo intervento del drappello di polizia e delle guardie giurate il paziente – spiega ancora Ruggiero – è stato immobilizzato e ammanettato.
Durante il trasferimento nella stanza del drappello, l’uomo ha continuato a colpire con calci anche un infermiere presente. Nonostante l’aggressione e la pericolosità dell’uomo, il personale ha garantito comunque l’assistenza sanitaria dovuta. Gli operatori coinvolti, in evidente stato di agitazione, sono stati refertati con prognosi di diversa entità: la più grave di dieci giorni per l’operatrice socio sanitaria colpita all’addome. “Un episodio che riaccende l’attenzione sulla sicurezza di chi ogni giorno lavora in prima linea nei Pronto Soccorso, troppo spesso bersaglio di violenze fisiche e verbali”, sottolinea Ruggiero.


