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venerdì, Aprile 19, 2024
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Chiesta la perizia psichiatrica di Elpidio, chiarito il ruolo dell’amico di D’Ambra

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Sarà presentata a breve, dall’avvocato Dario Maisto, la richiesta di una perizia psichiatrica sul suo cliente, Elpidio D’Ambra. Il 30enne reo confesso dell’omicidio della 23enne Rosa Alfieri. Il legale ha anche nominato un consulente che lo affiancherà nel prosieguo delle attività difensive. Secondo il legale D’Ambra era incapace di intendere e di volere quando uccise la giovane al termine di una colluttazione. Elpidio ha sempre dichiarato di aver agito dopo aver sentito delle voci nel cervello che gli dicevano di uccidere la ragazza. Una versione che sembra contrapporsi con la sua fuga, durata 24 ore, durante la quale l’uomo ha provato a rendersi irreperibile disfacendosi del cellulare e dei vestiti.

IL RUOLO DELL’AMICO DI ELPIDIO

Le indagini dei carabinieri di Giugliano, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, chiarivano anche il ruolo dell’amico di Elpidio che si è recato a casa di D’Ambra su sua indicazione. Le attività dei militari dell’Arma escludono al momento un suo coinvolgimento nell’omicidio. Il giovane amico si presento a casa di D’Ambra con le chiavi dell’appartamento. Quando aprì la porta era presente anche il padre della giovane vittima che così scoprì il corpo esanime della figlia in bagno. Dopo il ritrovamento il ragazzo fuggì in preda al panico ma fu rintracciato e ascoltato dagli investigatori.

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“Non c’è stata violenza sessuale”, arriva il risultato dell’autopsia di Rosa

Stando all’esito dell’esame autoptico, Rosa non avrebbe subito abusi di natura sessuale  parte di Elpidio D’Ambra. Gli accertamenti eseguiti confermerebbero i risultati degli esami esterni eseguiti sulla salma dopo il ritrovamento. Evidenti, invece, i segni di una colluttazione e di strangolamento. Nel centro medico-legale di Giugliano, diretto dal dottor Maurizio Municinò, i periti hanno eseguito un primo esame esterno della salma e poi l’autopsia.

Gli accertamenti medico-legali svolti alla presenza un consulente nominato dall’avvocato Maisto, legale di D’Ambra. L’avvocato Carmine Biasiello, legale della famiglia Alfieri, ha invece preferito non nominare un consulente di parte. Resta l’accusa di omicidio volontario per Elpidio.

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