Il paradosso del Green Pass: siete vaccinati, è estate, fuori c’è il sole e magari volete mangiarvi una pizza all’esterno di un locale? Sappiate che probabilmente sarete ‘invitati’ a mangiarla all’interno. Sì, perché chi non è in possesso della certificazione verde non può accedere all’interno di qualsiasi attività di ristorazione, ma deve ‘limitarsi’ a sedere all’esterno. Ecco quindi che alcuni ristoratori, per non ‘perdere’ i posti disponibili per i non vaccinati, tendono a fare occupare maggiormente i tavoli interni a chi ha il Green Pass.
Un vero e proprio paradosso ma necessario a molti titolari di ristoranti o pizzerie per occupare quante più sedute possibili. Tantissime le denunce apparse negli ultimi giorni sui social, alcune delle quali riferite anche a locali tra Napoli e provincia. Se in molti comprendono la scelta del ristoratore, altri sono invece meno inclini ad andargli in contro.
Green Pass, la provocazione di ‘Nennella’: “I genitori mangiano e i figli restano fuori”
Arrivano, puntuali, i primi effetti del Green Pass sulle attivita di ristorazione napoletane. Ciro Vitiello, proprietario della trattoria “Da Nennella”, in un’intervista rilasciata a La Repubblica spiega il perché sia stato costretto a sistemare altri tavoli all’aperto, nella piazza. “O facciamo così o rinunciamo a centinaia di clienti – dice – Ho 200 posti al coperto, ma soltanto 50 occupati perché moltissimi non hanno il Green Pass. Mentre aumenta la fila di persone, in attesa di un tavolo all’esterno”. Spesso nella stessa famiglia i genitori ne sono in possesso, ma i figli adolescenti no. “Facciamo così: mamma e papà mangiano dentro e i ragazzi fuori” scherza Ciro. “Questa è una ‘tarantella’. Ci farà solo perdere clienti: grazie tante governo”, conclude.
Green Pass: le sanzioni che si rischiano
Per chi viola le regole o non effettua i controlli è prevista una sanzione da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.