Choc al San Leonardo di Castellammare di Stabia. Secondo quanto riferisce Valeria Ciarambino, consigliere regionale e candidata presidente del Movimento 5 Stelle, 4 persone sono decedute in ambulanza stanotte mentre erano in attesa del tampone.
“La mia mattina è iniziata con la notizia di 4 persone positive morte questa notte a Castellammare nelle ambulanze, in attesa di un posto letto che non c’era. La guerra dei numeri non mi interessa più, e non servono neppure gli ispettori del Ministero per accertare l’ovvio dell’inferno che stiamo vivendo. Ieri ho scritto a Speranza e Conte, a De Luca non scrivo neppure più.
L’unica cosa che mi interessa ora è che qualcuno si prenda la responsabilità di salvare la mia gente. Poi verrà il tempo delle colpe. Enormi e gigantesche colpe, grandi quanto il dolore di chi sta perdendo i suoi cari. Voi intanto restate a casa, proteggetevi”.
Intanto l’uomo che ieri sera era in attesa nella sua auto in condizioni critiche (con polmonite e Covid) è riuscito ad ottenere il ricovere solo dopo il video denuncia diffuso dalla moglie sui social.
La storia
Un uomo, positivo al Covid, è rimasto per ore chiuso all’interno della propria auto prima di poter accedere all’ospedale di Castellammare di Stabia. Una denuncia resa pubblica dalla pagina Facebook “Stabiesi al 100%”. In un video, registrato da una donna disperata e affidato alla pagina social, si vede il marito che giace in auto nel parcheggio dell’ospedale San Leonardo. L’uomo, positivo al Coronavirus, è arrivato in ospedale a mezzogiorno con una saturazione che era scesa pericolosamente, arrivando anche a 74. Dopo il riscontro della positività, avvenuto in un centro privato grazie ad una Tac, all’uomo è stata rilevata anche una polmonite bilaterale. Tipica conseguenza questa, purtroppo, del Covid.
Malato Covid lasciato per ore in auto davanti all’ospedale di Castellammare, la denuncia della moglie: «Aspettate che muoia?»
L’uomo è seduto davanti sul sedile passeggero, con un cappuccio e avvolto da numerose coperte. Per respirare necessita di essere attaccato ad una bombola d’ossigeno visto che la saturzione era scesa a livelli preoccupanti. Inoltre, come racconta ancora sua moglie, all’uomo era salita anche la febbre, ma dall’ospedale nessuno era ancora arrivato a darle una mano. Neanche a visitare suo marito e valutarne l’eventuale ricovero o per fornirgli, quantomeno, assistenza farmacologica. “Aspettano che mio marito muoia per intervenire?” si chiede quindi la donna.