10.2 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

“Questa è una tragedia di tutta la comunità”, il dolore per Mariopio viaggia sulla rete

PUBBLICITÀ

 

“Sindaco, questa è una tragedia di tutta la comunità. Ed è una tragedia anche nostra, perché noi siamo parte di questa comunità”. Le parole del giovane ufficiale dei carabinieri mi provocano un brivido che non si ferma, lungo, intenso. E’ sera tardi e chiamo il tenente Marco Busetto, attuale comandante della compagnia di Marcianise, che in questi ultimi giorni ha condotto le indagini e le ricerche per risalire a MarioPio Zarrillo, il nostro giovane trovato oggi pomeriggio senza vita, suicidatosi”. Comincia cosi il post de sincaco di Mariopio Zarrillo, il giovane scomparso tre giorni fa e ritrovato in una villetta abbandonata senza vita. Il post di Velardi continua, è un post amaro che testimonia il dolore di un’intera comunità.

“Lo hanno trovato i carabinieri. Ai drammi sono abituati, il loro è un lavoro spesso ingrato. Ma stavolta quasi non trovano il necessario distacco; non lo trovano perché anche loro speravano in una conclusione diversa. Sono essi stessi genitori prima che carabinieri; a quel ragazzo buono, buonissimo, fragile, disperatamente fragile, si erano come affezionati mentre – pur senza conoscerlo – scandagliavano la sua vita per rintracciarlo, affannosamente, in una lotta crudele contro il tempo.

PUBBLICITÀ

Il racconto del tenente Busetto – un ufficiale che viene da lontano ma che qui ha trovato calore ed umanità – è la sintesi dello stato d’animo di una comunità intera. Anche chi non conosceva MarioPio è ora affranto, muto, disorientato, senza forze e senza parole, spaesato, impaurito. Non lo conoscevo neanche io, ma in questi giorni avevo imparato a conoscerlo attraverso quel volto, il volto di un ragazzo con gli stessi anni di mio figlio. E ora siamo qui, tutti insieme, tutta Marcianise, piegati dal dolore e con un disperato bisogno di aggrapparci a qualcosa, cercando di capire ciò che forse non capiremo mai.

Mi associo al dolore dei genitori, della sorella, dei familiari. Di tutti gli amici. Li abbraccio, con la forza della disperazione. Li abbraccio a nome di tutta la città, cercando di trovare parole che – confesso – non ho. Non è il primo suicidio, questo, purtroppo, a Marcianise. Ma questa vicenda è stata vissuta in un modo diverso; è uscita subito dall’ambito familiare ed è diventata una vicenda collettiva, comunitaria. Non è la prima volta che Marcianise dà prova della condivisione identitaria; è essa stessa un segno di un’epoca nuova pur nella tragedia.

I carabinieri non abbandoneranno questo caso, e con loro i magistrati inquirenti. Stanno lavorando in queste ore, lo faranno anche nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Capiremo i contorni di questo dramma, ogni sfaccettatura di questa tragedia. Capire non significa riavere MarioPio, ma abbiamo il dovere – e il diritto – di capire.

Mi fermo qui, in questa notte che è di dolore e di riflessione. Una notte del silenzio e non delle parole. Ci riaggiorneremo domani, all’alba di un giorno nuovo. Qui sotto pubblico una foto del luogo di questa tragedia. E’ una foto d’autore, l’ha scattata Felice De Martino, uno dei più bravi fotoreporter sulla piazza. E’ l’immagine non solo di un luogo, è l’immagine del nostro sentire.
#MarioPionelcuore

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Stangata per il clan Sorianiello, per il gruppo della ’99’ quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per il clan Sorianiello, gruppo attivo nella zona 99...

Nella stessa categoria