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domenica, Aprile 28, 2024
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Rapina di un Rolex da 70mila euro a Milano Marittima, assoluzione per un giuglianese

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Giuliano Palma, giuglianese dell’86, sebbene con precedenti penali, era uscito dal carcere da vari anni, con la promessa alla famiglia di non ritornarci più, motivo per cui con enorme sacrificio, contro ogni pregiudizio, svolge regolare attività lavorativa e ha messo su la propria famiglia. Errori commessi quando era giovanissimo per i quali si è rieducato e reinserito nella società.

Viene però ingiustamente accusato della rapina di un orologio Rolex Daytona in oro giallo del valore di 70mila euro, fatto commesso a Milano Marittima il giorno di Pasqua del 2022. Secondo l’accusa si avvicinava alla persona offesa, seduto ad un tavolo esterno del ristorante “Kalumet in Centro” e da dietro, dopo aver afferrato il polso sinistro dello stesso, gli strappava l’orologio che aveva al polso sinistro per poi darsi alla fuga a bordo di una moto condotta da terza persona che l’attendeva poco distante.

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Difeso di fiducia dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, il giovane sin dal primo istante si è protestato innocente, sottoponendosi ad interrogatorio e portando all’attenzione del Sostituto Procuratore svariate prove che lo vedevano proprio il giorno di Pasqua, a pranzo a Giugliano in Campania con la sua famiglia ed i propri amici: una decina di testimoni, oltre la localizzazione del proprio telefono cellulare e della propria autovettura.

Decine di testimoni che però la Procura non ha mai voluto ascoltare; gps e telefonini che non sono mai stati analizzati. Eppure i processi dovrebbero svolgersi per accertare la verità, non per cercare un colpevole a tutti i costi.

Prove però che il pubblico ministero di Ravenna non ha tenuto in considerazione e ha chiesto comunque l’udienza preliminare, chiedendo il rinvio a giudizio, ove però l’attento Giudice del tribunale ravennate ha ritenuto di dover prosciogliere a formula piena Palma Giuliano per non aver commesso il fatto, aderendo così alla tesi difensiva dell’avvocato Luigi Poziello, che ha sempre creduto nell’innocenza del proprio assistito.

La persona offesa aveva riconosciuto Palma Giuliano senza ombra di dubbio quale autore del reato subito.

Ed adesso chi paga? Nessuno, solo il povero malcapitato Palma Giuliano, processato ingiustamente per un fatto che non ha commesso.

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