Luigi Ciccarelli giuglianese classe ’72 alias chiocchió era imputato con la grave accusa di aver rapinato la gioielleria Ranalletta di Avezzano, in Abruzzo, con un bottino di oltre trecentomila euro.
A seguito di un processo durato diversi anni, l’uomo è stato assolto con formula piena. Soddisfatto l’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, che lo aveva già difeso in una rapina identica, commessa a Follonica (colpo in gioielleria da oltre centomila euro), con gli stessi coimputati; circostanza che aveva portato gli inquirenti a pensare, erroneamente, che fosse sempre la stessa banda ad agire. Il telefono usato da Ciccarelli durante la rapina di Follonica aveva agganciato anche la cella di Avezzano durante la rapina alla gioielleria; circostanza quest’ultima che non ha convinto il giudice di Avezzano, che ha emesso sentenza di assoluzione!
I fatti risalgono ad aprile del 2019: tre individui, due uomini ed una donna, entrarono all’interno di una storica gioielleria del centro di Avezzano e, sotto la minaccia di una pistola e di un taser, costrinsero il titolare ad aprire la cassaforte prelevando tutti i gioielli custoditi, per un valore di circa 300.000 euro, dandosi alla fuga con una Fiat Stilo.
Per la rapina della gioielleria di Avezzano, Luigi Almaro, 29 anni e Rita Pirozzi, 41 anni, i giuglianesi Bonnie e Clyde, erano stati già condannati in primo grado ad Avezzano ed avevano ricevuto lo sconto di pena in Corte di Appello a L’Aquila.
I giudici aquilani, accogliendo l’appello dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, aveva i condannato Pirozzi a 3 anni e 2 mesi di reclusione ed Alamaro Luigi a 4 anni e 2 mesi. La coppia era imputata a vario titolo anche per altre rapine in gioiellerie commesse aFollonica (GR) e Cerignola (FG). L’uomo anche per altre rapine commesse in gioiellerie a Milano, Modena, Fermo.