Stamattina un gruppo di rapinatori è entrato nell’ufficio postale in via Caravaggio a Napoli. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia del commissariato San Paolo e la Squadra Mobile, supportati da un elicottero che sta volando a bassa quota. I poliziotti hanno arrestato 2 persone di Marano mentre un terzo bandito è in fuga. Si tratta di Francesco Flessigno, 47 anni, e Raffaele Amato di 54 anni.
In particolare, gli agenti dei Commissariati San Ferdinando e San Paolo, a seguito di una nota pervenuta alla locale Sala Operativa, sono intervenuti presso un ufficio postale di via Michelangelo Da Caravaggio per la segnalazione di una rapina in atto.
Ruolo fondamentale della Security room di Poste Italiane, che monitora 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 le sedi di Poste tramite le telecamere di videosorveglianza. Sono stati gli operatori della sala di controllo a dare l’allarme alle forze dell’ordine, che sono prontamente intervenute, arrestando i malviventi.
Giunti tempestivamente sul posto, i poliziotti hanno sventato la rapina, riuscendo a intercettare e bloccare immediatamente i due rapinatori, anche grazie all’ausilio di personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, del Commissariato Bagnoli e delle UOPI (Unità Operative Pronto Intervento). I due prevenuti sono stati trovati in possesso di due pistole a salve e della refurtiva appena asportata.
L’attività è stata vigilata dall’alto dall’elicottero del VI Reparto Volo della Polizia di Stato.
Il video della rapina alle poste a Napoli, credits Elisa Di Mattia
Il precedente colpo nell’ufficio postale a Napoli
Un furto da 500mila euro e un’intera sede postale costretta a chiudere per quasi un mese. È il bilancio della rapina avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 maggio nell’ufficio postale di corso Meridionale. A scoprire l’accaduto è stato un impiegato, arrivato intorno alle 8 del mattino, che ha immediatamente allertato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Stella, che hanno avviato le indagini anche grazie alle immagini degli impianti di videosorveglianza.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi si sarebbero introdotti all’interno dell’edificio praticando un foro in una parete e raggiungendo direttamente il caveau. Il bottino – circa 500mila euro in contanti – era destinato in gran parte al pagamento delle pensioni. Per questo motivo, Poste Italiane ha disposto la chiusura dell’ufficio dal 5 al 31 maggio, sia per motivi di sicurezza che per consentire gli accertamenti necessari.