Ennesimo colpo di scena al processo per l’omicidio di Nunzio Esposito, capozona dei Moccia per Afragola. Il delitto avvenne ad Arzano nel 2009. La Corte d’assise d’appello di Napoli ha infatti assolto per non aver commesso il fatto Luigi Ferrara, accusato di essere l’autore del delitto. Ferrara, assistito dall’avvocato Claudio Davino e Dario Carmine Procentese, veniva da altre due condanne all’ergastolo e da altrettanti annullamenti disposti dalla Cassazione. E dire che dopo l’ultimo annullamento della Cassazione erano stati sentiti anche i nuovi collaboratori di giustizia Salvatore Scafuto e Michele Puzio che avevano chiamato in causa Ferrara per il delitto Esposito. I due pentiti avevano rilasciato le loro dichiarazioni nel nuovo dibattimento chiesto dal procuratore generale Cilenti. Nel nuovo processo d’appello invece sono state le argomentazioni dei suoi avvocati ad avere la meglio: sono stati infatti i suoi legali a evidenziare che le tracce di sangue trovate all’epoca delle indagini sulle sue scarpe, subito dopo l’omicidio, non erano sufficienti a collocarlo sulla scena del crimine con il ruolo di esecutore materiale del delitto al di là di ogni ragionevole dubbio. Argomentazione che si è rivelata vincente con Ferrara che ottiene, nell’arco di pochi mesi, un’altra vittoria visto che in precedenza si era visto scagionare dall’accusa di associazione di stampo mafioso e una scarcerazione nel febbraio del 2018 (leggi qui).
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