Rita De Crescenzo è stata accusata di aver fatto parte di una associazione finalizzata allo spaccio di droga nella zona del Pallonetto di Santa Lucia. Dinanzi ai giudici della nona sezione penale, stamattina in aula è stato chiamato il nome di Rita De Crescenzo. Il processo a carico della tiktoker è stato rinviato per un impedimento da parte di un avvocato, come Il Mattino ha riportato.
La donna è ritenuta responsabile di aver procacciato acquirenti per il presunto capo della organizzazione, Bruno Pugliese, ma avrebbe fatto anche da tramite per la vendita al dettaglio della sostanza stupefacente ai rispettivi clienti.
Dalle intercettazioni emergerebbe il ruolo di De Crescenzo nello spaccio tra i vicoli di Pizzofalcone: si tratta di accuse per fatti riconducibili al 2015. Nel corso di questo processo, Riesame e Cassazione avevano annullato alcune misure cautelari, per carenza di gravi indizi. Per questa vicenda, la donna va dunque ritenuta innocente fino a una eventuale sentenza definitiva di condanna.
L’altra vicenda
Da anni Rita De Crescenzo è al centro delle polemiche per i suoi atteggiamenti eccessivi, sbandierati sui social, che, secondo i suoi detrattori, mostrerebbero una Napoli volgare e sguaiata. A prescindere dalle valutazioni etiche ed estetiche, la tiktoker aveva già presentato una denuncia per estorsione nel 2020.
Racket a Mergellina, Rita De Crescenzo contro la camorra: aveva già denunciato l’estorsione
