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“Rosso & Grafite” e “Senzacoloranti”, al via dal 20 luglio le mostre sulle opere di Giuseppe Panariello

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Sarà inaugurata sabato 20.07.2019, alle ore 18, nello spazio dell’Hotel Florida
(Via La Marmora, 1 – 64028 Silvi Marina – TE; tel. 085.930.153 – [email protected]) la mostra, curata da Maurizio Vitiello, “ROSSO & GRAFITE”, con opere recenti di Giuseppe Panariello.
L’esposizione resterà aperta sino a giovedì 26.09.2019.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello.

Icone metaforiche, penetranti nella loro semplicità formale, investono e interrogano
l’immaginario. Sono la libera evocazione di passati lontani, di testimonianze post-moderne, di equilibri estetici fondati sulla percezione del nerografite, elemento unico e indispensabile.
E’ interessante notare come molti degli artisti che operano all’ombra del Vesuvio
recuperino il colore nerografite, al di là di trasparenze e ritmi formali, per connettersi al
mondo antico.

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Giuseppe Panariello è figlio di questa cultura e supera, attraverso la logica sequenza di
simbologie e dogmi, il divenire dell’arte per addentrarsi nella lettura di una classicità
recuperata.

La visione di intenso rigore formale porta alla riflessione su un silenzio dell’anima,
quell’anima che ha scandito il tempo e ha conosciuto i luoghi di uno spazio interiore.
Se è la fine di una storia, è anche la fine di un tempo.
L’opera resta come muta testimonianza, residuo di una realtà passata, ma non dissolta.
Giuseppe Panariello, Pippo per gli amici, riesce con materiali particolarissimi a esprimere
un’estetica d’indubbia qualità performativa e di primo piano concettuale.
Dei suoi lavori si possono apprezzare finezza compositiva, equilibrio raggiunto, armonia
della bellezza, spiritualità esistenziale, sensibilità ben distribuita, amalgama visivo.

Mostra “SENZACOLORANTI”

Sarà inaugurata domenica 21.07.2019, alle ore 18, nell’accogliente spazio della Gallery
RespirArt – Corso Garibaldi, 20 – 64021 – Giulianova – Teramo; tel. 085.2196725 – 349
36736222 – [email protected], la mostra, curata da Maurizio Vitiello,
“SENZACOLORANTI”, con opere recenti di Giuseppe Panariello.
L’esposizione resterà aperta sino a domenica 04.07.2019.
Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello

Giuseppe Panariello sottolinea il sostrato della sua ultima esposizione nella terra abruzzese,
forte e gentile con questa riflessione: “Vascelli fermi a sostare su Plutone. Mi domando se
nelle prefazioni di queste opere il fruitore possa trovare una commozione e una vita
composta. Mi “consumo” lentamente allo schermo, come uno stecco confidente di elaborare
la bella forma. Possa una nuova spina dorsale darci un senso di equilibrio, possa l’Arte
giungere là dove serve dottrina. A volte il colore organizza una babele pi delle parole: solo il nerografite trova abitazione in questo universo”. Insomma icone metaforiche, penetranti
nella loro semplicità formale, investono e interrogano l’immaginario.

Sono la libera evocazione di passati lontani, di testimonianze post-moderne, di equilibri estetici fondati sulla percezione del nerografite, elemento unico e indispensabile.
E’ interessante notare come molti degli artisti che operano all’ombra del Vesuvio recuperino il colore nerografite, al di là di trasparenze e ritmi formali, per connettersi al mondo antico.
Giuseppe Panariello è figlio di questa cultura e supera, attraverso la logica sequenza di
simbologie e dogmi, il divenire dell’arte per addentrarsi nella lettura di una classicità
recuperata.

La visione di intenso rigore formale porta alla riflessione su un silenzio dell’anima, quell’anima che ha scandito il tempo e ha conosciuto i luoghi di uno spazio interiore.
Se è la fine di una storia, è anche la fine di un tempo.
L’opera resta come muta testimonianza, residuo di una realtà passata, ma non dissolta.
Giuseppe Panariello, Pippo per gli amici, riesce con materiali particolarissimi a esprimere
un’estetica d’indubbia qualità performativa e di primo piano concettuale.
Dei suoi lavori si possono apprezzare finezza compositiva, equilibrio raggiunto, armonia della bellezza, spiritualità esistenziale, sensibilità ben distribuita, amalgama visivo. In conclusione quest’esposizione merita attenzione per meglio comprendere la fattura di opere singolari e particolari.

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