Sono considerati a capo del braccio militare del clan Mazzarella: sono i fratelli Salvatore e Maurizio Donadeo da ieri notte accomunati da un unico destino, quello di essere finiti dietro le sbarre. Maurizio è stato infatti catturato dai carabinieri in un appartamento di Casoria.
Si tratta di un duro colpo per i Mazzarella che, dopo il fratello Salvatore, perdono un altro pezzo da novanta dell’organizzazione. Talmente importanti (dal punto di vista criminale) che un affronto nei confronti di Salvatore ‘o puzzolent è considerato dagli inquirenti come una delle cause scatenanti della guerra contro i Rinaldi.
Una guerra maturata a causa dell’omicidio di Vincenzo Di Pede ma, di fatto, scoppiata quando a finire nel mirino è stato proprio Salvatore Donadeo indicato come uno dei capi del braccio militare dei Mazzarella. L’episodio è contenuto nell’ordinanza che ha di fatto decapitato gregari e affiliati del gruppo senza però intaccare (al momento) la leadership della cosca guidata da Salvatore Fido.
Era il 26 giugno del 2014 quando le pallottole sibilarono in corso San Giovanni: la polizia accertò che Donadeo si trovava nell’androne del suo palazzo quando in due, in sella ad uno scooter e con un casco integrale, gli esplosero contro diversi colpi senza tuttavia centrarlo.
La scena si ripeterà anche tre mesi dopo con il ras che miracolosamente scampò ad un altro agguato. In quell’occasione Donadeo riferì di aver udito altri colpi che provenivano in direzione del Bronx: fu quello l’inizio di tutto, dopo allora le sparatorie non si sono più fermate.
