La madre di Saman Abbas, Nazia Shaheen, 51 anni, è stata arrestata in Pakistan. La donna a dicembre è stata condannata all’ergastolo dalla Corte di assise di Reggio Emilia, per l’omicidio della figlia, era latitante dal giorno in cui era tornata in patria, insieme al marito, dopo l’omicidio.
La mamma “latitante” di Saman Abbas
Sulla madre di Saman Abbas pendeva un mandato di cattura internazionale, la donna è stata infatti ritrovata in un villaggio ai confini con il Kashmir. Nadia Shaheen è comparsa questa mattina in tribunale nella capitale pachistana alle 10 ora locale, le 7 in Italia. Da quanto noto, è stata poi trasferita a Islamabad per le procedure formali di estradizione.
Anche il padre della giovane uccisa nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara era “latitante”. Marito e moglie erano infatti fuggiti, partendo con un biglietto di sola andata, il primo maggio, da Milano Malpensa per Lahore. Il padre di Saman Abbas fu arrestato il 15 novembre 2022 nella regione del Punjab su mandato di cattura internazionale.
“Il movente non è il matrimonio..”
Dal momento dell’arresto al suo arrivo in Italia trascorsero quasi dieci mesi. Per lui la procedura di estradizione fu particolarmente lunga per la mancanza di accordi bilaterali in materia fra Italia e Pakistan. Il via libera da parte della magistratura arrivò il 4 luglio 2023, ma mancava l’ok del governo pachistano. La concessione dell’estradizione del ministro dell’Interno pachistano arriverà infatti sono a fine agosto.
Per la Corte di Assise di Reggio Emilia però “se vi è un dato che l’istruttoria e la dialettica processuale hanno consentito di chiarire è che Saman Abbas non è stata uccisa per essersi opposta ad un matrimonio combinato/forzato“. Fino ad ora si era pensato fosse questa la motivazione principale dietro all’uccisione della 18enne. “Gli imputati Abbas Shabbar e Shaheen Nazia hanno letteralmente accompagnato la figlia a morire” e “non si esclude che sia stata la madre l’esecutrice materiale“.