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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Sant’Antimo, è scontro tra Amministrazione e i Cesaro sul centro polisportivo

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Botta e risposta tra il sindaco Aurelio Russo e il Centro Sportivo Sant’Antimo. Il sindaco ha dichiarato su facebook:

“Come ho già spiegato, la Ordinanza del Consiglio di Stato n. 05329/2018 del 30 luglio scorso, ha posto fine al rapporto di concessione tra la Polisportiva ed il Comune di Sant’Antimo.

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L’Associazione, inadempiente rispetto al contratto di concessione e colpita da INTERDITTIVA ANTIMAFIA emessa dalla Prefettura di Napoli il 31 gennaio scorso, sta tentando un ultimo, disperato, tentativo di DANNEGGIARE LA COMUNITÀ santantimese.

Sabato 4 agosto, a seguito della nostra ordinanza di sgombero “graduale” da portare a compimento tra il 20 agosto ed il 20 ottobre, ha comunicato la CHIUSURA IMMEDIATA DEL CENTRO, L’ANNULLAMENTO di tutti i contratti in essere (COMPRESO QUELLO CON IL CALCIO NAPOLI) ed il LICENZIAMENTO di tutti gli addetti.

Per rimediare a questa comunicazione ho chiesto al responsabile del Patrimonio, con l’assistenza dei vigili urbani, di ottenere la consegna immediata delle chiavi: NEGATE.

La Polisportiva si è anche autonominata custode del bene fino alla chiusura delle valutazioni peritali in corso. Perizia che si dovrebbe protrarre per SEI MESI (!) durante i quali sarà negato l’accesso a chiunque, per non alterare lo stato dei luoghi.

Di fatto questo determinerebbe la perdita di tutte le utenze e l’azzeramento di ogni attività sportiva. 
UN DANNO GRAVISSIMO alla città, per recuperare il quale impiegheremo anni.

LA SITUAZIONE CHE STANNO DETERMINANDO È VOLUTAMENTE GRAVE. 
Un tale disprezzo per gli interessi della comunità è INACCETTABILE.

Se non rilasceranno la disponibilità del Centro, DENUNCERÒ QUESTI SIGNORI alla Procura, in quanto la loro particolare situazione di Associazione Dilettantistica li “protegge”, di fatto, da ogni altra azione risarcitoria per danni da parte del Comune.

Sono certo che la Magistratura terrà in debito conto gli interessi della comunità, rispetto a quelli, opposti, di una Società colpita dal Codice Antimafia (D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159)”.

La replica della Polisportiva

 

“In relazione al contenzioso sorto tra la nostra società “PolisportivaSant’Antimo” ed il Comune di Sant’Antimo si dichiara quanto segue:

SANT’ANTIMO, POLISPORTIVA: FARE CHIAREZZA, NECESSARIA OPERAZIONE VERITA’

La piega che sta assumendo questa la il contenzioso tra la nostra società ed il Comune di Sant’Antimo, le continue esternazioni del Sindaco e la contraddittorietà degli atti cronologicamente prodotti ci hanno indotto venerdì sera a presentare denuncia per querela. Cosa che faremo nuovamente nelle prossime ore a seguito di quanto accaduto ieri mattina.
Nel tentativo smodato di politicizzare una questione giuridica rilevante sia per la sua complessità, che per gli interessi da tutelare e per i risvolti economici che ne conseguiranno, non è infatti tollerabile che nel giro di 48 ore arrivi dapprima un ordine a sospendere qualsiasi contratto, quindi un altro a rilasciare l’immobile entro il 20 ottobre e, dopo qualche minuto, un ulteriore a consegnare le chiavi entro 12 ore, neanche si trattasse del passaggio di proprietà di un’autovettura.
Abbiamo cominciato quest’avventura quasi 20 anni fa dal nulla. Da macerie e sterpaglie abbiamo realizzato uno dei complessi sportivi più prestigiosi e all’avanguardia in Campania. Forse nel Mezzogiorno. Lo abbiamo fatto con le nostre forze.
NON UN SOLO EURO PUBBLICO È STATO SPESO!
A nostra tutela abbiamo, dunque, ritenuto doveroso denunciate questo approccio che, varcando il limite della coerenza amministrativa, intralcia le operazioni peritali disposte dal Tribunale di Napoli Nord esponendo penalmente sia il concessionario che i funzionari del Comune incaricati. Quanto posto in essere dall’Amministrazione comunale non appare pertanto teso alla tutela degli interessi della comunità e al prosieguo dei servizi.
Dinanzi a queste storture abbiamo piuttosto risposto mostrando quanto sta avvenendo in altre realtà dove, al fine di non interrompere i servizi e di non pregiudicare il valore del complesso aziendale, è stato lo stesso Comune a chiedere alla Prefettura l’applicazione di norme tese al proseguimento dell’attività ma al tempo stesso al controllo di essa da parte dello Stato.
IL COMUNE DI SANT’ANTIMO, AL CONTRARIO, HA DICHIARATO IN PREFETTURA CHE NON VI ERA UN PUBBLICO INTERESSE DA TUTELARE. Ciò al solo scopo di ottenere vantaggi politici.

C’è una via amministrativa e giudiziaria limpida da percorrere.
Le nostre vicende imprenditoriali ci portano ad affrontare con trasparenza e serenità l’intero procedimento. Ma non possiamo permettere che i nostri investimenti siano calpestati da chi in questo momento vuole solo ed esclusivamente lucrare politicamente.
Pertanto, di quanto accaduto e accadrà saranno tempestivamente informati gli organi competenti affinché le prove per così dire “muscolari” lascino il posto alla giustizia e alla serietà amministrativa”.

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