Contratto integrativo di Sviluppo per la città di Napoli, l’ex presidente della Terza Municipalità Ivo Poggiani attacca l’amministrazione di Gaetano Manfredi: «C’è stato uno “scippo” di fondi pubblici. Tra i 6 e i 7 milioni di euro dirottati nei quartieri bene della città».
I progetti “incriminati”
L’ex presidente municipale di Stella-San Carlo all’Arena nel quinquennio 2016-2021 – all’epoca il sindaco era Luigi de Magistris – aveva puntato molto sul recupero dei quartieri da lui amministrati contando anche sui fondi cosiddetti Cis, 90 milioni di euro in totale attinti dal Fondo di Sviluppo e Coesione e inseriti nell’ambito del Piano Operativo “Cultura e Turismo’’ 2014-2020.
Tra i progetti approvati nel 2019, anno in cui ci fu in Prefettura a Napoli la firma del Cis con gli allora ministri Barbara Lezzi e Alberto Bonisoli, il governatore Vincenzo De Luca e de Magistris, figurano anche: la riqualificazione dell’ex deposito Anm del Garittone a Capodimonte. La realizzazione di una linea di collegamento dalla fermata metro del Frullone al Tondo di Capodimonte nei pressi delle Catacombe di San Gennaro e quella ai Cristallini, al Rione Sanità. Importo totale, circa 10 milioni di euro.
Le accuse di Poggiani
«Questi tre finanziamenti non ci sono più – la denuncia politica sul punto da parte di Poggiani – Su Capodimonte rimane solo un finanziamento di 3 milioni che parla di riqualificazione della aree di accesso e ai Giardini Principessa Iolanda. La questione Garittone sarà gestita in altro modo, forse affidandola a privati con conseguenze, positive e negative, che comporta la scelta. Il resto degli investimenti precedentemente stanziati sulla Sanità fortunatamente rimangono a netto dei Cristallini».
Oggi invece, aggiunge l’ex presidente della Municipalità Terza, nelle fonti di spesa del Cis, compare una finanziamento inserito per la riqualificazione di Molo San Vincenzo, più o meno della stessa cifra del collegamento Frullone/Capodimonte, che prima non c’era. Ho l’impressione che sia stata una decisione autonoma della Giunta Comunale, di sicuro non hanno interpretato il Consiglio Comunale e quello Municipale (se lo hanno fatto e nessuno ha mosso un dito sarebbe gravissimo). Non penso neanche lo abbiamo deciso assieme ad associazioni e cittadini».
Quindi la conclusione. «Non contesto la scelta di cambiare qualche progetto. È tutto migliorabile e opinabile. Si può decidere di affidare ai privati il Garittone invece di riqualificarlo in proprio, si può spostare qualche intervento. Si può decidere magari di non puntare sui 6 milioni del progetto della linea di collegamento Frullone/Capodimonte perché magari nel PNRR ci saranno finanziamenti per pullman elettrici per potenziare quella tratta. Non si levano 6/7 milioni € ad un territorio per dirottarli dove ci sono infrastrutture di gran lunga migliori».
La replica dell’assessore Cosenza
A replicare a InterNapoli.it alle parole di Poggiani è l’assessore comunale con delega alle Infrastrutture Edoardo Cosenza. «Davvero oggi, nel 2022, c’è chi chiede i filobus? – si chiede il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Naoli – Con tutti i problemi di cavi sospesi e di movimento? Magari era un progetto da finanziare 15 o 10 anni fa. Fra poco avremo i primi già ordinati, bus elettrici e quindi non inquinanti, di capienza anche maggiore dei filobus. E sull’area di Capodimonte (e Sanità) sono già arrivati e stanno per arrivare ben altri fondi per la mobilità». Cosenza rincara la dose. «Con il guaio fatto, proveniente dal passato, dell’assurdità del filobus sarà un problema trovare progetti sostitutivi a Napoli per utilizzare in tempo le risorse CIS. Speriamo che il Governo ci dia una via d’uscita».
L’assessore alle Infrastrutture annuncia: «La Giunta Manfredi ha già chiesto al Governo ben altri finanziamenti per la mobilità sostenibile di Sanità e Capodimonte, un’area su cui il Sindaco punta moltissimo».