Il prefetto ha incontrato Esercito e Polizia impegnate nell’operazione “Strade sicure”. Il piano servirà soprattutto per la difesa dei commercianti, sempre più vittime delle baby gang notturne.
La paura dei commercianti
Ieri mattina Esercito e polizia hanno invaso piazza Dante. I residenti della zona hanno subito notato questa presenza massiccia delle forze armate. Sul posto si è recato anche Michele di Bari, il prefetto di Napoli. Qui ha incontrato alcuni residenti e gli uomini delle forze di polizia e dell’Esercito impegnati nell’operazione “Strade Sicure”. L’iniziativa era partita per protesta contro le scorribande di scooter e i problemi d’ordine pubblico. “Sono scene raccapriccianti, nei weekend piazza Dante è in mano a ragazzini che spaventano napoletani e turisti”: i commercianti hanno incontrato il prefetto per chiedere di incrementare il presidio di forze dell’ordine per fermare le scorribande di scooter nell’area pedonale. “Più controlli, servizi notturni e misure specifiche nella parte laterale della piazza”, spiega il prefetto nella piazza con i militari dell’esercito dell’operazione “Strade sicure”.
Le parole del prefetto
Il prefetto ha assicurato che i servizi di vigilanza andranno “sempre di più ad intensificarsi e faremo anche dei servizi notturni”. “Piazza Dante resta un simbolo per Napoli. Dobbiamo assicurare la sicurezza alle tante attività, ai residenti e al Convitto, di cui qualche giorno fa ho ricevuto la direttrice”, ha aggiunto. I controlli, con misure specifiche, saranno intensificati “nella parte laterale della piazza per scongiurare soste abusive, corse tra giovani”. Il prefetto ha infine sottolineato che se a Napoli c’è un aliquota di uomini di “Strade Sicure”, “lo si deve alla sensibilità soprattutto del ministro Piantedosi che segue personalmente le vicende di Napoli“.
Infine ha ricordato che a Napoli ci sono 1500 impianti di videosorveglianza e che prossimamente saranno aggiunti altri 350 dispositivi nell’area metropolitana; Di Bari rileva infine “la sensibilità della Regione Campania, che ha stanziato 2 milioni per incrementare la videosorveglianza nelle periferie”.