Ieri pomeriggio un’operazione eseguita dalla Polizia Penitenziaria presso il reparto detentivo Alta Sicurezza del Carcere di Secondigliano ha portato al rinvenimento e al sequestro di 8 smartphone abilmente occultati in spazi comuni. L’operazione condotta dal Reparto di Polizia Penitenziaria, è avvenuta nel pomeriggio di ieri durante una perquisizione ordinaria, diretta e coordinata dal funzionario di Polizia Penitenziaria Raffaele Cristofaro, con il prezioso supporto del personale di altre unità operative dell’istituto che non ha esitato a fornire il proprio contributo a sostegno della sicurezza. Il materiale non consentito è stato recuperato nell’ambito delle operazioni di contrasto alla criminalità intramuraria.
“Brillante operazione”
Il Si.N.A.P.Pe, attraverso la voce del Segretario Generale Aggiunto Luigi Vargas, del Segretario Nazionale Pasquale Gallo e del Segretario Regionale Orlando Scocca, esprime un grande plauso a tutto il Personale coinvolto nella brillante operazione. I dirigenti sindacali sottolineano la grande professionalità e solidarietà dimostrata dagli Agenti della Polizia Penitenziaria, evidenziando il loro costante impegno nel contrasto alle attività illecite all’interno del carcere, soprattutto in questo periodo di estrema sofferenza di organico coincidente con il piano ferie. “Questa operazione rappresenta un ulteriore segnale dell’importanza del lavoro svolto dal Corpo di Polizia Penitenziaria nel garantire la sicurezza delle strutture detentive e nella prevenzione di eventi, ad oggi potenzialmente sempre più pericolosi.”
“Situazione allarmanti”
“Oramai il rinvenimento di cellulari, droga e oggetti non consentiti, sta raggiungendo numeri allarmanti e senza un immediato intervento dell’Amministrazione e del Governo sarà sempre più difficile garantire la legalità e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani. È inquietante, soprattutto, la frequenza di rinvenimento dei cellulari che testimonia ancora una volta il livello di pericolosità raggiunto dalla criminalità nelle carceri Campane a cui occorre porre un freno con tempestivi interventi sanzionatori e chiare regole di ingaggio, prima che si arrivi al completo collasso delle carceri. La pur significativa carenza organica dei penitenziari viene colmata soltanto dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, che hanno posto in essere questa ennesima brillante operazione di polizia.” concludono Luigi Vargas, Pasquale Gallo e Orlando Scocca.