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mercoledì, Gennaio 15, 2025
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Sos dei genitori dei bimbi trapiantati di cuore al Monaldi: “Abbandonati a sé stessi, vagano senza un reparto”

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“Mentre i direttori fanno un gran galà in aula magna, i bambini trapiantati di cuore rimangono a spasso nei corridoi del Monaldi”.

Lo scrivono in una nota al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e Antonio Postiglione, dg Tutela della Salute della Regione, i genitori dei bimbi trapiantati di cuore, ancora minorenni, dell’ospedale Monaldi di Napoli in vista di una cerimonia in programma domani per i 30 anni del centro regionale trapianti.

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Sos dei genitori dei bimbi trapiantati di cuore a De Luca: “I nostri figli abbandonati, a spasso per i corridoi senza un reparto”

In sostanza, spiegano, i bambini non sarebbero stati ancora inseriti nel percorso previsto. Sono ora ‘appoggiati’ ad un ambulatorio adulti con un solo medico che avrebbe competenze pediatriche e nessun posto dove ricoverarsi in caso di necessità. Con problemi – dicono – anche ad avere un piano terapeutico.

“Il miracolo della rinascita a rischio in Campania. Dopo aver chiuso l’unico reparto che aveva svolto con successo gli interventi di trapianto sui bambini, non garantiscono il sereno svolgersi dei controlli nemmeno a quelli già trapiantati che dipenderanno sempre dalla struttura”, racconta Pina, mamma di un bambino che ha ricevuto il cuoricino quando aveva poco meno di due anni. Che poi aggiunge: “Non si capisce chi farà i trapianti ai bambini in Campania ormai. Chi si prenderà cura di quelli già trapiantati. La direzione della Azienda dei Colli snobba le nostre richiesta”.

Per questo motivo i pazienti scrivono a De Luca e Postiglione chiedendo “un intervento urgente. I trapiantati di cuore pediatrici in Campania – si sostiene – attualmente non sono nel percorso previsto dalla delibera dell’azienda”. Diana, mamma di Ilaria trapiantata durante la pandemia racconta: “Siamo appoggiati ad un ambulatorio in cui non si capisce chi ha competenze pediatriche, non si sa in caso di necessità di ricovero dove sarebbero ricoverati, e chi seguirebbe il loro destino clinico”.

Il papà della piccola Aurora aggiunge amareggiato: “Non hanno tempo per incontrarci, nemmeno per rispondere ad una email, ma per organizzare gli eventi si. La festa per i 30 anni del CRT, mentre i nostri figli sono stati abbandonati e nessuno interviene è veramente un pugno nello stomaco. Si diranno tra loro quanto sono bravi, quanto sono belle le carte scritte, ma diranno che non sono applicate?”.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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