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giovedì, Febbraio 13, 2025
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Sospensione del Reddito di cittadinanza, c’è una categoria a cui non verrà toccato

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Secondo una nota emessa dal Ministero del Lavoro, non sussisterà alcuna sospensione anticipata del Reddito di cittadinanza. La regola riguarda tutte quelle famiglie che hanno a carico, nel loro nucleo familiare, un invalido.

Chiarimenti e delucidazioni sulla distribuzione del Reddito di cittadinanza 

Il ministero del lavoro ha ottemperato, attraverso una nota, un nuovo criterio di gestione del Reddito di cittadinanza. Questo sancisce la revoca della sospensione anticipata del Reddito di Cittadinanza per tutte quelle famiglie che avranno nel loro nucleo familiare un invalido. Comprese in questa normativa anche le famiglie aventi un invalido la cui disabilità è compresa tra il 45 e il 66%. Di conseguenza per ottenere il reddito di cittadinanza sino alla fine del 2023 è necessario avere un parente, compreso nel proprio nucleo familiare, la cui disabilità faccia capo minimo al 45%. Lo rende noto il ministero del lavoro nella nota prot. n. 13254/2023

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Cosa accadrà alla fine del 2023?

Ulteriori chiarimenti trattati dalla nota del Ministero si fondano sulla transizione del reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione e al supporto per il lavoro. Il dl n.48/2023 convertito con legge n.85/2023, ha chiarito che i percettori del Reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza continueranno a giovare di tali benefici fino alla naturale scadenza, prefissata non oltre il 31 dicembre 2023, considerando il limite massimo di fruizione di 7 mensilità nel 2023. Esclusi dalla consegna delle 7 mensilità, i nuclei familiari al cui interno vi siano invalidi, minorenni o persone con almeno 60 anni di età.

La disabilità intesa dallo Stato  

La disabilità a cui lo Stato fa riferimento è quella trattata ai fini ISEE. Ci si rivolge ad una disabilità grave che rende il soggetto che ne è affetto non autosufficiente, questa comprende solo gli invalidi con percentuale dal 67% in su. Per gli altri nuclei raggiunti i 7 mesi di fruizione è seguita la sospensione del reddito di cittadinanza. Le persone in questione si sono quindi rivolte al centro per l’impiego e per l’attivazione al lavoro. Intanto però il Ministero del lavoro ritiene giusto che debba sussistere in favore dei nuclei familiari comprendenti un membro invalido, la cui disabilità risulti compresa tra il 45 e il 66%, il diritto alla valutazione della fruizione del Reddito di cittadinanza fino al prossimo 31 dicembre 2023.

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