venerdì, Agosto 15, 2025
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Parcheggiatori abusivi, Ciro Salvo risponde Borrelli: “Fango e offese gratuite”

La sera della vigilia della domenica delle Palme, il deputato della Camera dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli era ancora una volta alle prese con una delle problematiche di Napoli. Con un video in diretta su Facebook ha denunciato l’attività di parcheggiatori abusivi a Piazza Sannazzaro all’esterno di 50 Kalò, famosa pizzeria di Napoli.

Nella diretta, successivamente pubblicata sui social,  Borrelli, attaccando un uomo intento a controllare le auto parcheggiate, denuncia la presenza di parcheggiatori abusivi che invitano i clienti della pizzeria a lasciare la propria auto in divieto di sosta, in seconda e terza fila. A suo dire, per conto di Ciro Salvo, proprietario di 50 Kalò. “Sostenitore di un sistema che fa schifo”, dice Borrelli. “Hai mandato il messaggio uscite subito, così non vi fanno la multa. “Sei una vergogna, Salvo!.

La risposta di Salvo alle accuse non tarda ad arrivare. Il proprietario di 50 Kalò, infatti, si estranea da tutta la vicenda tramite un post su Instagram, in cui scrive:

“Rispetto profondamente il lavoro del deputato Francesco Emilio Borrelli e condivido la necessità di contrastare ogni forma di illegalità e degrado urbano” si legge sul profilo Facebook di Ciro Salvo. “Tuttavia, le sue dichiarazioni nei miei riguardi e della mia azienda sono profondamente offensive”. Gettare fango gratuitamente su una realtà imprenditoriale che ogni giorno contribuisce all’immagine positiva di Napoli, è qualcosa che respingo con forza”.

Poi prosegue: “Per contrastare le irregolarità nella sosta da parte dei clienti, abbiamo stipulato, già da qualche anno, una convenzione con un parcheggio situato di fronte. Tutto è documentato da post presenti sui nostri profili social e da avvisi affissi all’ingresso del locale. Pertanto, non accetto che mi vengano attribuiti comportamenti che non mi appartengono. Mi dispiace sinceramente per quanto accaduto e credo che il confronto, anche su temi critici, possa e debba avvenire in modo costruttivo e rispettoso. Non spetta a me combattere l’abusivismo, ma agli enti preposti. Io resto al mio posto, a lavorare, con passione e serietà”.