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venerdì, Aprile 19, 2024
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Spari a Napoli, nel mirino un giovane vicino al clan Saltalamacchia

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Si è presentato ieri mattina al pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini della Pignasecca. Accompagnato dal padre ha spiegato che la sera precedente era in compagnia di alcuni amici presso un bar della Torretta, zona riviera di Chiaia. Ad un certo punto ha sentito un forte bruciore accorgendosi dopo pochi minuti di avere una ferita ad una gamba. Eppure il suo racconto non convince. E non solo perchè Marco Zanga, 28enne dei Quartieri spagnoli, vanta dei precedenti ma perchè viene indicato dalle ultime informative come vicino ad ambienti riconducibili ai Saltalamacchia. Si tratta del gruppo egemone nella zona di Montecalvario e della Pignasecca. Eppure gli stessi investigatori, come filtrato in ambienti di polizia, non hanno trovato alcuna traccia nè alcuna stesa sarebbe stata segnalata nella zona. Il timore è che possa essere stata l’ennesima dimostrazione di forza tra fazioni opposte.

La situazione criminale nel centro di Napoli

C’è una data precisa a partire dalla quale termina la tregua ai Quartieri spagnoli, il 23 dicembre 2019. E’ quello il giorno della clamorosa scarcerazione di Eduardo Saltalamacchia, boss emergente della zona della Pignasecca, che, grazie alla strategia difensiva del suo legale (l’avvocato Leopoldo Perone), evita quattordici anni di reclusione e torna a casa. Poi la ‘parentesi’ dell’emergenza Covid-19 con i clan del centro storico dormienti ma che si risvegliano manco a dirlo con la fine del lockdown. Già nei mesi scorsi vi erano stati tentativi di mediazione in nome degli affari, tentativi tutti morti sul nascere ma quel che è particolare è la singolare coincidenza che vede i maggiori boss della zona tutti in libertà.

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Oltre i Saltalamacchia ci sono tre gruppi

Il primo è Saltalamacchia che gli investigatori più esperti vedono come un vero e proprio emergente. Ha la sua roccaforte alla Pignasecca e nella zona di via Pasquale Scura. Poi c’è Ciro Mariano ‘o picuozzo che solo qualche mese fa dichiarò ormai la sua estraneità alla camorra. Il vecchio padrino è considerato, soprattutto dai più giovani, come una sorta di leggenda. Mariano abita nella zona di vico Cariati a Colonne dove nei mesi scorsi ci sono state diverse stese. Altro ras emergente è Antonio Esposito ‘o pallino legato ad alcune famiglie di vico Lungo Gelso. Esposito è inoltre figlio di Ciro, un ex scissionista del clan Mariano. Il giovane ras nei mesi scorsi era emerso come il ‘garante’ dei nuovi equilibri nella zona: secondo quegli accordi agli ex colonnelli legati ai Mariano sarebbe andata la gestione di buona parte dei Quartieri Spagnoli. Ai Masiello sarebbe andata Largo Baracche (guidati da Vincenzo Masiello ‘cucù’, l’altro boss emergente della zona). La Pignasecca sarebbe rimasta a Eduardo Saltalamacchia mentre il Pallonetto e l’area a ridosso di piazza Trieste e Trento sotto l’influenza degli Elia. Il Cavone di piazza Dante invece sarebbe rimasto appannaggio del gruppo Cianciulli.

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