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Truffatori in azione tra Giugliano e Napoli, così svuotavano i conti degli anziani

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Hanno approfittato dalla fragilità degli anziani per poter colpirli con le truffe informatiche. Stamattina i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord su richiesta del sostituto procuratore Cesare Sirignano. 

Disposta la custodia in carcere Gennaro Accurso, Salvatore Cacace, Salvatore Cataldo, Michele Della Rotonda, Simona Palumbo, Maichol Sarnacchiaro, Nicolas Sarnacchiaro, Salvatore Simonetti e Amalia Spadaro. Finisce ai domiciliari Raffaele Ranucci.

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Truffe tra Napoli e Giugliano

Sono  gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, truffa, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. L’indagine ha ricostruito il modus operandi di un’articolata organizzazione criminale dedita alle truffe, attiva Giugliano e Napoli. C’è stata la collaborazione di American Express, Leroy Merlin, Poste Italiane, PayPal, Intesa San Paolo, UniCredit e Bnp. 

Alle vittime venivano rubate migliaia di euro dai conti correnti tramite la tecnica dello spoofing: si tratta di chiamate in cui il truffatore si fingeva l’operatore dell’istituto bancario del malcapitato al fine di raggirarlo.

Come colpivano le vittime

In particolare, gli indagati acquistavano dal Dark Web liste di dati contenenti generalità, numeri di telefono e informazioni sul conto corrente. In particolare selezionavano accuratamente, in base all’età, gli obiettivi, concentrandosi sulle persone anziane, approfittando della loro fragilità.

Dopo aver inoltrato messaggi di phishing con finti addebiti di pagamento e link di siti web falsi che riproducevano gli istituti bancari, gli indagati attendevano che l’utente cadesse nella trappola. Dopodiché lo ricontattavano e si millantavano per operatori bancari al fine di farsi fornire i dati sensibili dei loro conti correnti. Le vittimefornivano numeri di carta, pin e OTP: convinte di compiere le operazioni al fine di recuperare i soldi asseritamente sottratti nel corso di un attacco informatico. 

Compravano elettrodomestici al Leroy Merlin

A quel punto gli indagati, ottenuti i codici necessari, effettuavano velocemente dal sito della società Leroy Merlin acquisti di trapani, condizionatori, caldaie e cavi elettrici. La merce veniva immediatamente ritirati dal punto vendita di Giugliano da una serie di corrieri e rivenduti poi alla rete di ricettatori. Con un altro metodo il gruppo criminale convinceva le vittime della necessità di spostare il denaro che non era stato ancora sottratto, inducendole ad effettuare dei bonifici su conti correnti di prestanome.

Le anziane vittime

Gli indagati operavano quotidianamente con l’obiettivo di svuotare completamente i conti delle vittime convinti di non poter essere identificati e fermati soprattutto per le modalità attraverso le quali entravano in contatto con le persone anziane destinatarie dei messaggi.

Lo scenario delineato dalle indagini si è rivelato particolarmente allarmante, sia per il numero di vittime, sia per le modalità attraverso le quali si procuravano i dati e organizzavano le telefonate ed i messaggi per raggirare gli anziani.

Bottino da 150mila euro 

Nel corso delle indagini sono stati ricostruiti ventidue episodi di truffa consumata e bloccati numerosi tentativi attraverso l’intervento dei militari. Sequestrati anche sistemi informatici utilizzati per la commissione delle truffe: recuperati soldi in contanti e orologi per un valore superiore ai 150mila euro.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari avverso la quale sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari sono sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.